Rilasciato a settembre 2024, guadagna altri 46 punti Elo.
E' una bestiaccia. ChatGPT4o dice:
S¨¬, **Stockfish** ¨¨ attualmente considerato il motore scacchistico pi¨´ forte al mondo. Ha dominato competizioni come il **Top Chess Engine Championship (TCEC)** e la **Computer Chess Championship (CCC)**, superando motori scacchistici basati su reti neurali come **Leela Chess Zero (Lc0)** e altri avversari innovativi.
Google ha sviluppato **AlphaZero**, un motore scacchistico basato su reti neurali profonde e apprendimento rinforzato, che ha impressionato il mondo scacchistico quando ha battuto Stockfish in alcune partite esibitive nel 2017. Tuttavia, AlphaZero non ¨¨ pi¨´ stato utilizzato per competizioni pubbliche e Google non lo ha mai commercializzato o reso disponibile al pubblico. Stockfish, nel frattempo, ha continuato a evolversi con aggiornamenti costanti, guadagnando ulteriori punti Elo e rimanendo il leader indiscusso nelle competizioni ufficiali Quindi, sebbene AlphaZero sia stato un formidabile avversario, Stockfish ¨¨ attualmente il motore pi¨´ utilizzato e potente grazie alla sua continua evoluzione e alle vittorie nei tornei internazionali.
Disponibile gratuitamente per tutti i sistemi operativi pi¨´ diffusi.
Gabry.
-- Gabriele Battaglia (IZ4APU) --... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . . Sent from my Giant Desktop PC
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Ciao Mariana, benvenuta tra noi. Claudia
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Il giorno 10 set 2024, alle ore 07:37, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:
?Do il benvenuto a Mariana, che da oggi si unisce al nostro gruppo di appassionati scacchisti.
-- Gabriele Battaglia (IZ4APU) --... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . . Sent from my Giant Desktop PC
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Benvenuta Mariana anche da parte mia. Sono Cosetta.
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Il giorno 10 set 2024, alle ore 09:08, Virginio Paglia via groups.io <virgy.paglia@...> ha scritto:
?Benvenuta, anche da parte mia Inviato da iPhone
Il giorno 10 set 2024, alle ore 07:37, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:
?Do il benvenuto a Mariana, che da oggi si unisce al nostro gruppo di appassionati scacchisti.
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Grazie a tutti, grazie Gabriele per avermi aiutato a diventare parte di questa comunit¨¤! §¯§Ñ §Ó§ä, 10.09.2024?§Ô. §Ó 10:08 Virginio Paglia via <virgy.paglia= [email protected]> §ß§Ñ§á§Ú§ã§Ñ:
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Benvenuta, anche da parte mia
Inviato da iPhone
> Il giorno 10 set 2024, alle ore 07:37, Gabriele Battaglia via <iz4apu=[email protected]> ha scritto:
>
> ?Do il benvenuto a Mariana, che da oggi si unisce al nostro gruppo di appassionati scacchisti.
>
> --
> Gabriele Battaglia (IZ4APU)
> --... ...--? -.. .? .. --.. ....- .- .--. ..-? - ..-? . .
> Sent from my Giant Desktop PC
>
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>
>
>
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Benvenuta, anche da parte mia Inviato da iPhone
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Il giorno 10 set 2024, alle ore 07:37, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:
?Do il benvenuto a Mariana, che da oggi si unisce al nostro gruppo di appassionati scacchisti.
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Do il benvenuto a Mariana, che da oggi si unisce al nostro gruppo di appassionati scacchisti.
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Scacco Matto Al Buio"! - Celebrazione del Centenario di fondazione della Sezione UICI-ETS di Brescia
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Da: Circolo Scacchistico Italiano per Ciechi e Ipovedenti Associazione Sportiva Dilettantistica <csici.asd@...> Data: 27 agosto 2024 alle ore 14:10:16 CEST A: undisclosed-recipients:; Oggetto: Scacco Matto Al Buio"! - Celebrazione del Centenario di fondazione della Sezione UICI-ETS di Brescia
? ? Gentilissimi, com'¨¨ noto, nel 2024 cade il centenario della fondazione della Sezione Territoriale di Brescia dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti UICI-ETS. Tra i molteplici eventi dedicati per celebrare questo importante traguardo, vi sono diverse iniziative, anche a carattere socio-sportivo, per focalizzare l¡¯attenzione della comunit¨¤ sulle discipline sportive in cui anche le persone non vedenti ed ipovedenti si cimentano ottenendo risultati lusinghieri. A pieno titolo anche il gioco degli scacchi avr¨¤ anche il suo spazio dimostrativo domenica pomeriggio 8 settembre 2024 dalle ore 14:00 alle ore 19:00 in Piazza Mercato a Brescia (nei pressi della trattoria Da Cecco). Per l¡¯occasione, il Circolo Scacchistico Italiano per Ciechi e Ipovedenti "CSICI-ASD", alfine di promuovere un evento scacchistico dimostrativo aperto a tutta la cittadinanza, con l¡¯intento di mostrare che anche il gioco degli scacchi pu¨° essere un "mezzo" di inclusione e di condivisione con le persone cosiddette "normodotate", per tutti coloro che desiderano fare un¡¯esperienza scacchistica "Al Buio" (accompagnatori, visitatori, comuni cittadini, ecc.), ha riservato dei momenti di scambio interpersonale attivo in cui mani esperte ed allenate guideranno le mani dell¡¯ospite curioso (che indosser¨¤ una mascherina sugli occhi per impedire l¡¯uso del senso della vista) nell¡¯illustrazione di una scacchiera tattile, di una muta di pezzi bianchi e neri contraddistinti da un chiodino alla sommit¨¤ di questi ultimi, fino a cimentarsi in una partita amichevole. Per facilitare la presenza delle persone cieche ed ipovedenti alla manifestazione scacchistica, l'UICI di Brescia ha organizzato un pranzo in compagnia presso la trattoria Da Cecco; altres¨¬, ¨¨ stato messo a punto un servizio di accompagnamento (a richiesta) dalla stazione ferroviaria di Brescia a Piazza Mercato e viceversa. Per info pi¨´ dettagliate su tutto quanto anzidetto, di seguito trovate il numero di cellulare del socio Damiano Zanotti: 335-1790666. Invitandovi a partecipare numerosi, prima di salutarvi con sincera stima, vi chiedo di diffondere questa comunicazione (con la locandina allegata) a conoscenti ed amici. Lucia Micocci
-- Circolo Scacchistico Italiano per Ciechi e Ipovedenti "CSICI-ASD" - Associazione Sportiva Dilettantistica "Scuola Nazionale Italiana di Scacchi per Ciechi e per Ipovedenti" Via Isonzo, 10 - 31100 Treviso C.F.: 94177240267 Cell.: 3519161144 E-mail:? PEC:?
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Non mi sembra questo il punto: anche se vedesse qualcosa, anche se giocasse usando il residuo visivo come fanno altri, la tua uscita rimarrebbe comunque sbagliata, io ritengo. -- Sent from starship Gabryphone 12ProMax ? ? Captain Battaglia.
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Il giorno 27 ago 2024, alle ore 14:29, Massimo Mc Ferri <mm@...> ha scritto:
?
Il mio pensiero e' oramai obsoleto.
?
Ho sempre creduto che Bersan si aiutasse con gli
occhi per giocare,
ma lui mi ha garantito che nonostante egli avvicini
il volto alla scacchiera, non vede assolutamente un c***o,
riporto le Parole sue, cosi' come me le ha
proferite!
?
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, August 27, 2024 2:20
PM
Subject: Re: [c4b] SCACCHI E DISABILITA'
VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Questo messaggio ¨¨ per Massimo Maccaferri. Ti ho chiesto
chiarimenti in merito al tuo messaggio. Non mi interessa cosa intendevi, ti
chiedo di esprimere in forma esplicita il tuo pensiero, chiaro e senza
sottintesi. Grazie.
--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
? ? Captain Battaglia.
Il giorno 27 ago 2024, alle ore 12:54, Claudio
Gasperoni <kasper.cg@...> ha scritto:
?
Ciao a
tutti,
Sono tanti anni che qui
in Italia si parla sempre che il cieco assoluto sia svantaggiato rispetto
all¡¯ipovedente.
In questo sport non
esiste differenza, la differenza di forza st¨¤ nello studio e l¡¯impegno che
ogni giocatore mette negli scacchi.
Basti pensare che alla
mia prima Olimpiade IBCA nel 2004 il campione mondiale ciechi e ipovedenti
era Sergey Krylov un cieco assoluto Russo, e l¡¯unico al mondo ad avere il
titolo di Maestro Internazionale.
Io vedendolo giocare in
prima scacchiera della Russia ne ero rimasto estasiato, la sua velocit¨¤ di
esecuzione delle mosse era nettamente migliore della mia che ero
ipovedente.
Poi nel 2008 giocando
contro l¡¯Ucraina mi sono trovato di fronte Sergey Wassim Maestro Fide cieco
assoluto dalla nascita, e di una forza impressionate.
Quindi bastano
solamente questi due giocatori di altissimo livello per far capire dove pu¨°
arrivare con l¡¯impegno un non vedente assoluto.
Addirittura nel 2006
alle Olimpiadi assolute di scacchi a Torino, partecipava una squadra IBCA
tra cui anche il nostro Franco antonini, in prima scacchiera c¡¯era proprio
Krylov che addirittura giocando contro la nazionale Ucraina si ¨¨ dovuto
scontrare con Ivanchiuk uno dei top GM pi¨´ forti del mondo ed era riuscito a
strappare una meritata patta.
Anche nel nostro
piccolo in Italia, abbiamo avuto Mario Vaccani che al momento ¨¨ stato il
secondo ad aver vinto pi¨´ titoli italiani, per chi non lo avesse conosciuto,
lui era non vedente ed era fondatore dell¡¯ASCI, era un forte giocatore una
prima nazionale che in quegli anni voleva dire che perlomeno qui in Italia
tra i non vedenti e gli ipovedenti fosse sempre il favorito, Poi abbiamo
avuto anche Antonio Zolet fortissimo giocatore e molto
preparato.
Tornando al momento
storico attuale, partecipando al Campionato Italiano 2024 ho notato un buon
miglioramento di alcuni giocatori che in passato non riuscivano a
migliorare, tra cui quelli che ho incotrato Cosetta, Filippa e Gabriele,
sono migliorati molto confronto all¡¯ultima volta che li avevo visti
giocare.
Quindi come in tutti
gli sport ¨¨ pi¨´ importante l¡¯impegno che ogni atleta dedica alla propria
passione pi¨´ che la disabilit¨¤ che tale atleta abbia.
Quindi concludendo
apprezzo la lettera di Bersan anche se mio malgrado si ¨¨ volontariamente
esposto ad accuse non piacevoli, che mi fanno rabbrividire e che non sono
state moderate.
Spero che questa mia
lettera possa far capire le potenzialit¨¤ che ogni atleta ha negli scacchi e
che il proprio stato di cecit¨¤ non implica nulla nell¡¯agonismo
effettivo.
Durante il Campionato
di Lido di Savio abbiamo fatto un esibizione in un bar locale che conosceva
Emilio, e se mi legge potr¨¤ commentare, durante la serata molti giocatori
facevano partite amichevoli, mentre io e Stefano Murgia ci siamo esibiti in
partite alla cieca, Emilio era il mossiere su una scacchiera per far capire
al pubblico cosa stessimo facendo, noi due girati dando le spalle al
tavolo.
Per chi non ci
conoscesse io sono ipovedente con un minimo residuo mentre Stefano era non
vedente assoluto. Alla fine della nostra esibizione si era avvicinato il
sindaco che non ci aveva voluto disturbare durante la partita, ed era molto
entusiasto per quelloa cui aveva appena assistito, non aveva mai visto una
partita alla cieca ed aveva apprezzato tantissimo le nostre
capacit¨¤.
Ora spero che vi
impegnerete di pi¨´ e non perdiate tempo in inutili commiserazioni per la
disabilit¨¤ che noi tutti abbiamo.
Claudio
Gasperoni
Buongiorno, sono
totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che
ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere
alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare
tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli
ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe
valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non
vedente e il primo ipovedente, all'interno della
classifica
generale, come si fa
per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica
avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe
togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel
giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave
potrebbe
obbiettare che ¨¨
svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi
la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla
capacit¨¤
di calcolo e
comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a
mente.
Anche questa idea
della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di
tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione
elo.
Terzo una buona
posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova
¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso,
potrei
sentirmi un po'
svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la
soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
ciao,
Diego
Ciao
Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla
mia opinione espressa nell'articolo in
oggetto. ?
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
?
Il mio pensiero e' oramai obsoleto.
?
Ho sempre creduto che Bersan si aiutasse con gli
occhi per giocare,
ma lui mi ha garantito che nonostante egli avvicini
il volto alla scacchiera, non vede assolutamente un c***o,
riporto le Parole sue, cosi' come me le ha
proferite!
?
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Sent: Tuesday, August 27, 2024 2:20
PM
Subject: Re: [c4b] SCACCHI E DISABILITA'
VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Questo messaggio ¨¨ per Massimo Maccaferri. Ti ho chiesto
chiarimenti in merito al tuo messaggio. Non mi interessa cosa intendevi, ti
chiedo di esprimere in forma esplicita il tuo pensiero, chiaro e senza
sottintesi. Grazie.
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Sent from starship Gabryphone 12ProMax
? ? Captain Battaglia.
Il giorno 27 ago 2024, alle ore 12:54, Claudio
Gasperoni <kasper.cg@...> ha scritto:
?
Ciao a
tutti,
Sono tanti anni che qui
in Italia si parla sempre che il cieco assoluto sia svantaggiato rispetto
all¡¯ipovedente.
In questo sport non
esiste differenza, la differenza di forza st¨¤ nello studio e l¡¯impegno che
ogni giocatore mette negli scacchi.
Basti pensare che alla
mia prima Olimpiade IBCA nel 2004 il campione mondiale ciechi e ipovedenti
era Sergey Krylov un cieco assoluto Russo, e l¡¯unico al mondo ad avere il
titolo di Maestro Internazionale.
Io vedendolo giocare in
prima scacchiera della Russia ne ero rimasto estasiato, la sua velocit¨¤ di
esecuzione delle mosse era nettamente migliore della mia che ero
ipovedente.
Poi nel 2008 giocando
contro l¡¯Ucraina mi sono trovato di fronte Sergey Wassim Maestro Fide cieco
assoluto dalla nascita, e di una forza impressionate.
Quindi bastano
solamente questi due giocatori di altissimo livello per far capire dove pu¨°
arrivare con l¡¯impegno un non vedente assoluto.
Addirittura nel 2006
alle Olimpiadi assolute di scacchi a Torino, partecipava una squadra IBCA
tra cui anche il nostro Franco antonini, in prima scacchiera c¡¯era proprio
Krylov che addirittura giocando contro la nazionale Ucraina si ¨¨ dovuto
scontrare con Ivanchiuk uno dei top GM pi¨´ forti del mondo ed era riuscito a
strappare una meritata patta.
Anche nel nostro
piccolo in Italia, abbiamo avuto Mario Vaccani che al momento ¨¨ stato il
secondo ad aver vinto pi¨´ titoli italiani, per chi non lo avesse conosciuto,
lui era non vedente ed era fondatore dell¡¯ASCI, era un forte giocatore una
prima nazionale che in quegli anni voleva dire che perlomeno qui in Italia
tra i non vedenti e gli ipovedenti fosse sempre il favorito, Poi abbiamo
avuto anche Antonio Zolet fortissimo giocatore e molto
preparato.
Tornando al momento
storico attuale, partecipando al Campionato Italiano 2024 ho notato un buon
miglioramento di alcuni giocatori che in passato non riuscivano a
migliorare, tra cui quelli che ho incotrato Cosetta, Filippa e Gabriele,
sono migliorati molto confronto all¡¯ultima volta che li avevo visti
giocare.
Quindi come in tutti
gli sport ¨¨ pi¨´ importante l¡¯impegno che ogni atleta dedica alla propria
passione pi¨´ che la disabilit¨¤ che tale atleta abbia.
Quindi concludendo
apprezzo la lettera di Bersan anche se mio malgrado si ¨¨ volontariamente
esposto ad accuse non piacevoli, che mi fanno rabbrividire e che non sono
state moderate.
Spero che questa mia
lettera possa far capire le potenzialit¨¤ che ogni atleta ha negli scacchi e
che il proprio stato di cecit¨¤ non implica nulla nell¡¯agonismo
effettivo.
Durante il Campionato
di Lido di Savio abbiamo fatto un esibizione in un bar locale che conosceva
Emilio, e se mi legge potr¨¤ commentare, durante la serata molti giocatori
facevano partite amichevoli, mentre io e Stefano Murgia ci siamo esibiti in
partite alla cieca, Emilio era il mossiere su una scacchiera per far capire
al pubblico cosa stessimo facendo, noi due girati dando le spalle al
tavolo.
Per chi non ci
conoscesse io sono ipovedente con un minimo residuo mentre Stefano era non
vedente assoluto. Alla fine della nostra esibizione si era avvicinato il
sindaco che non ci aveva voluto disturbare durante la partita, ed era molto
entusiasto per quelloa cui aveva appena assistito, non aveva mai visto una
partita alla cieca ed aveva apprezzato tantissimo le nostre
capacit¨¤.
Ora spero che vi
impegnerete di pi¨´ e non perdiate tempo in inutili commiserazioni per la
disabilit¨¤ che noi tutti abbiamo.
Claudio
Gasperoni
Buongiorno, sono
totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che
ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere
alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare
tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli
ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe
valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non
vedente e il primo ipovedente, all'interno della
classifica
generale, come si fa
per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica
avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe
togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel
giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave
potrebbe
obbiettare che ¨¨
svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi
la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla
capacit¨¤
di calcolo e
comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a
mente.
Anche questa idea
della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di
tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione
elo.
Terzo una buona
posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova
¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso,
potrei
sentirmi un po'
svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la
soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
ciao,
Diego
Ciao
Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla
mia opinione espressa nell'articolo in
oggetto. ?
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Io la penso esattamente come Alessandro, sottoscrivo in toto il suo messaggio. La differenza fra me ¨¨ lui ¨¨ che, mentre Alessandro ¨¨ giunto subito a questa conclusione, io prima la pensavo diversamente. Poi ci ho riflettuto su con maggior attenzione e grazie a Bersan ho capito che mi sbagliavo e che la benda rappresenta una discriminazione superiore nei confronti di chi ha un residuo rispetto alla discriminazione che rappresenta per noi ciechi, la mancanza della vista. Questa la mia opinione da iscritto. Come moderatore ringrazio tutti coloro che hanno espresso le loro idee con garbo, correttezza ed eleganza. Mi dissocio fortemente da chi ha deciso di mellare la lista , come Maurizio, e dal tono con cui ¨¨ scritto il messaggio di Massimo da cui mi aspetto dei chiarimenti. Gabry. -- Sent from starship Gabryphone 12ProMax ? ? Captain Battaglia.
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Il giorno 27 ago 2024, alle ore 14:21, Alessandro Albano <ale.albano1980@...> ha scritto:
? Ciao a tutti, nonostante la mia poca esperienza, voglio condividere con voi una delle ragioni principali che mi ha avvicinato a questo straordinario gioco della mente: la possibilit¨¤ di giocare a scacchi in modo naturale, indipendentemente dalla mia disabilit¨¤. Con la mia scacchiera e il mio orologio, posso concentrarmi sul gioco senza preoccuparmi di chi sia il mio avversario. Che si tratti di una persona vedente, ipovedente, cieca come me, o che abbia qualsiasi altra disabilit¨¤, ogni giocatore ha la libert¨¤ di scegliere se sedersi davanti al pc o a untavolo e partecipare a un torneo. Non ci sono limiti legati all¡¯et¨¤, al genere o alle abilit¨¤ fisiche: chiunque pu¨° trovare nei scacchi uno spazio di espressione libera e rispettosa degli altri. Personalmente penso che se chiedessi a una persona ipovedente o vedente di bendarsi, probabilmente la metterei in una condizione di svantaggio. Inoltre, credo che il tempo di gioco sia un fattore cruciale.? Io scelgo e preferisco partite pi¨´ lunghe, che mi permettano di compensare non solo il mio deficit visivo, ma anche le mie lacune teoriche.? Anche se la vista o ipovisione possono essere un vantaggio, ci¨° che davvero conta ¨¨ lo studio e l¡¯esercizio costante. Detto ci¨°, ritengo che chiunque si iscriva a un torneo, con o senza bende, lo faccia per una propria decisione consapevole. Ha letto il regolamento e pu¨° autonomamente decidere se partecipare o meno, in base alle regole stabilite. Una volta fatta la scelta, si dovr¨¤ rispettare quanto previsto dal regolamento del torneo.
Un caro saluto a tutti nella speranza che torni a regnare l'armonia.
Il giorno mar 27 ago 2024 alle ore 08:55 Dieg¨°tolo 73 via <diegotolo73= [email protected]> ha scritto:
Buongiorno, sono totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non vedente e il primo ipovedente, all'interno della classifica
generale, come si fa per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave potrebbe
obbiettare che ¨¨ svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla capacit¨¤
di calcolo e comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a mente.
Anche questa idea della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione elo.
Terzo una buona posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova ¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso, potrei
sentirmi un po' svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
?
ciao, Diego
?
Ciao Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto.
?
-- -- Alessandro Albano Cell: 349 24 49 623 Linkedin: Blog: Pagina Facebook:? Twitter:
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Ciao a tutti, nonostante la mia poca esperienza, voglio condividere con voi una delle ragioni principali che mi ha avvicinato a questo straordinario gioco della mente: la possibilit¨¤ di giocare a scacchi in modo naturale, indipendentemente dalla mia disabilit¨¤. Con la mia scacchiera e il mio orologio, posso concentrarmi sul gioco senza preoccuparmi di chi sia il mio avversario. Che si tratti di una persona vedente, ipovedente, cieca come me, o che abbia qualsiasi altra disabilit¨¤, ogni giocatore ha la libert¨¤ di scegliere se sedersi davanti al pc o a untavolo e partecipare a un torneo. Non ci sono limiti legati all¡¯et¨¤, al genere o alle abilit¨¤ fisiche: chiunque pu¨° trovare nei scacchi uno spazio di espressione libera e rispettosa degli altri. Personalmente penso che se chiedessi a una persona ipovedente o vedente di bendarsi, probabilmente la metterei in una condizione di svantaggio. Inoltre, credo che il tempo di gioco sia un fattore cruciale.? Io scelgo e preferisco partite pi¨´ lunghe, che mi permettano di compensare non solo il mio deficit visivo, ma anche le mie lacune teoriche.? Anche se la vista o ipovisione possono essere un vantaggio, ci¨° che davvero conta ¨¨ lo studio e l¡¯esercizio costante. Detto ci¨°, ritengo che chiunque si iscriva a un torneo, con o senza bende, lo faccia per una propria decisione consapevole. Ha letto il regolamento e pu¨° autonomamente decidere se partecipare o meno, in base alle regole stabilite. Una volta fatta la scelta, si dovr¨¤ rispettare quanto previsto dal regolamento del torneo.
Un caro saluto a tutti nella speranza che torni a regnare l'armonia.
Il giorno mar 27 ago 2024 alle ore 08:55 Dieg¨°tolo 73 via <diegotolo73= [email protected]> ha scritto:
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Buongiorno, sono totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non vedente e il primo ipovedente, all'interno della classifica
generale, come si fa per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave potrebbe
obbiettare che ¨¨ svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla capacit¨¤
di calcolo e comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a mente.
Anche questa idea della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione elo.
Terzo una buona posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova ¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso, potrei
sentirmi un po' svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
?
ciao, Diego
?
Ciao Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto.
?
-- -- Alessandro Albano Cell: 349 24 49 623 Linkedin: Blog: Pagina Facebook:? Twitter:
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Questo messaggio ¨¨ per Massimo Maccaferri. Ti ho chiesto chiarimenti in merito al tuo messaggio. Non mi interessa cosa intendevi, ti chiedo di esprimere in forma esplicita il tuo pensiero, chiaro e senza sottintesi. Grazie. -- Sent from starship Gabryphone 12ProMax ? ? Captain Battaglia.
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Il giorno 27 ago 2024, alle ore 12:54, Claudio Gasperoni <kasper.cg@...> ha scritto:
? Ciao a tutti, ? Sono tanti anni che qui in Italia si parla sempre che il cieco assoluto sia svantaggiato rispetto all¡¯ipovedente. In questo sport non esiste differenza, la differenza di forza st¨¤ nello studio e l¡¯impegno che ogni giocatore mette negli scacchi. Basti pensare che alla mia prima Olimpiade IBCA nel 2004 il campione mondiale ciechi e ipovedenti era Sergey Krylov un cieco assoluto Russo, e l¡¯unico al mondo ad avere il titolo di Maestro Internazionale. Io vedendolo giocare in prima scacchiera della Russia ne ero rimasto estasiato, la sua velocit¨¤ di esecuzione delle mosse era nettamente migliore della mia che ero ipovedente. Poi nel 2008 giocando contro l¡¯Ucraina mi sono trovato di fronte Sergey Wassim Maestro Fide cieco assoluto dalla nascita, e di una forza impressionate. Quindi bastano solamente questi due giocatori di altissimo livello per far capire dove pu¨° arrivare con l¡¯impegno un non vedente assoluto. Addirittura nel 2006 alle Olimpiadi assolute di scacchi a Torino, partecipava una squadra IBCA tra cui anche il nostro Franco antonini, in prima scacchiera c¡¯era proprio Krylov che addirittura giocando contro la nazionale Ucraina si ¨¨ dovuto scontrare con Ivanchiuk uno dei top GM pi¨´ forti del mondo ed era riuscito a strappare una meritata patta. ? Anche nel nostro piccolo in Italia, abbiamo avuto Mario Vaccani che al momento ¨¨ stato il secondo ad aver vinto pi¨´ titoli italiani, per chi non lo avesse conosciuto, lui era non vedente ed era fondatore dell¡¯ASCI, era un forte giocatore una prima nazionale che in quegli anni voleva dire che perlomeno qui in Italia tra i non vedenti e gli ipovedenti fosse sempre il favorito, Poi abbiamo avuto anche Antonio Zolet fortissimo giocatore e molto preparato. ? Tornando al momento storico attuale, partecipando al Campionato Italiano 2024 ho notato un buon miglioramento di alcuni giocatori che in passato non riuscivano a migliorare, tra cui quelli che ho incotrato Cosetta, Filippa e Gabriele, sono migliorati molto confronto all¡¯ultima volta che li avevo visti giocare. Quindi come in tutti gli sport ¨¨ pi¨´ importante l¡¯impegno che ogni atleta dedica alla propria passione pi¨´ che la disabilit¨¤ che tale atleta abbia. Quindi concludendo apprezzo la lettera di Bersan anche se mio malgrado si ¨¨ volontariamente esposto ad accuse non piacevoli, che mi fanno rabbrividire e che non sono state moderate. ? Spero che questa mia lettera possa far capire le potenzialit¨¤ che ogni atleta ha negli scacchi e che il proprio stato di cecit¨¤ non implica nulla nell¡¯agonismo effettivo. Durante il Campionato di Lido di Savio abbiamo fatto un esibizione in un bar locale che conosceva Emilio, e se mi legge potr¨¤ commentare, durante la serata molti giocatori facevano partite amichevoli, mentre io e Stefano Murgia ci siamo esibiti in partite alla cieca, Emilio era il mossiere su una scacchiera per far capire al pubblico cosa stessimo facendo, noi due girati dando le spalle al tavolo. Per chi non ci conoscesse io sono ipovedente con un minimo residuo mentre Stefano era non vedente assoluto. Alla fine della nostra esibizione si era avvicinato il sindaco che non ci aveva voluto disturbare durante la partita, ed era molto entusiasto per quelloa cui aveva appena assistito, non aveva mai visto una partita alla cieca ed aveva apprezzato tantissimo le nostre capacit¨¤. ? Ora spero che vi impegnerete di pi¨´ e non perdiate tempo in inutili commiserazioni per la disabilit¨¤ che noi tutti abbiamo. ? Claudio Gasperoni ? ? Buongiorno, sono totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte, ho letto con piacere alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo. Senza dover fare tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤ pochi, si potrebbe valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non vedente e il primo ipovedente, all'interno della classifica generale, come si fa per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti. Forse potrebbe togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave potrebbe obbiettare che ¨¨ svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla capacit¨¤ di calcolo e comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a mente. Anche questa idea della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione elo. Terzo una buona posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova ¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso, potrei sentirmi un po' svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la soddisfazione ¨¨ anche maggiore. ? ? ciao, Diego ? ?
Ciao Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto. ?
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Ciao a tutti, ? Sono tanti anni che qui in Italia si parla sempre che il cieco assoluto sia svantaggiato rispetto all¡¯ipovedente. In questo sport non esiste differenza, la differenza di forza st¨¤ nello studio e l¡¯impegno che ogni giocatore mette negli scacchi. Basti pensare che alla mia prima Olimpiade IBCA nel 2004 il campione mondiale ciechi e ipovedenti era Sergey Krylov un cieco assoluto Russo, e l¡¯unico al mondo ad avere il titolo di Maestro Internazionale. Io vedendolo giocare in prima scacchiera della Russia ne ero rimasto estasiato, la sua velocit¨¤ di esecuzione delle mosse era nettamente migliore della mia che ero ipovedente. Poi nel 2008 giocando contro l¡¯Ucraina mi sono trovato di fronte Sergey Wassim Maestro Fide cieco assoluto dalla nascita, e di una forza impressionate. Quindi bastano solamente questi due giocatori di altissimo livello per far capire dove pu¨° arrivare con l¡¯impegno un non vedente assoluto. Addirittura nel 2006 alle Olimpiadi assolute di scacchi a Torino, partecipava una squadra IBCA tra cui anche il nostro Franco antonini, in prima scacchiera c¡¯era proprio Krylov che addirittura giocando contro la nazionale Ucraina si ¨¨ dovuto scontrare con Ivanchiuk uno dei top GM pi¨´ forti del mondo ed era riuscito a strappare una meritata patta. ? Anche nel nostro piccolo in Italia, abbiamo avuto Mario Vaccani che al momento ¨¨ stato il secondo ad aver vinto pi¨´ titoli italiani, per chi non lo avesse conosciuto, lui era non vedente ed era fondatore dell¡¯ASCI, era un forte giocatore una prima nazionale che in quegli anni voleva dire che perlomeno qui in Italia tra i non vedenti e gli ipovedenti fosse sempre il favorito, Poi abbiamo avuto anche Antonio Zolet fortissimo giocatore e molto preparato. ? Tornando al momento storico attuale, partecipando al Campionato Italiano 2024 ho notato un buon miglioramento di alcuni giocatori che in passato non riuscivano a migliorare, tra cui quelli che ho incotrato Cosetta, Filippa e Gabriele, sono migliorati molto confronto all¡¯ultima volta che li avevo visti giocare. Quindi come in tutti gli sport ¨¨ pi¨´ importante l¡¯impegno che ogni atleta dedica alla propria passione pi¨´ che la disabilit¨¤ che tale atleta abbia. Quindi concludendo apprezzo la lettera di Bersan anche se mio malgrado si ¨¨ volontariamente esposto ad accuse non piacevoli, che mi fanno rabbrividire e che non sono state moderate. ? Spero che questa mia lettera possa far capire le potenzialit¨¤ che ogni atleta ha negli scacchi e che il proprio stato di cecit¨¤ non implica nulla nell¡¯agonismo effettivo. Durante il Campionato di Lido di Savio abbiamo fatto un esibizione in un bar locale che conosceva Emilio, e se mi legge potr¨¤ commentare, durante la serata molti giocatori facevano partite amichevoli, mentre io e Stefano Murgia ci siamo esibiti in partite alla cieca, Emilio era il mossiere su una scacchiera per far capire al pubblico cosa stessimo facendo, noi due girati dando le spalle al tavolo. Per chi non ci conoscesse io sono ipovedente con un minimo residuo mentre Stefano era non vedente assoluto. Alla fine della nostra esibizione si era avvicinato il sindaco che non ci aveva voluto disturbare durante la partita, ed era molto entusiasto per quelloa cui aveva appena assistito, non aveva mai visto una partita alla cieca ed aveva apprezzato tantissimo le nostre capacit¨¤. ? Ora spero che vi impegnerete di pi¨´ e non perdiate tempo in inutili commiserazioni per la disabilit¨¤ che noi tutti abbiamo. ? Claudio Gasperoni ? ? Buongiorno, sono totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte, ho letto con piacere alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo. Senza dover fare tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤ pochi, si potrebbe valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non vedente e il primo ipovedente, all'interno della classifica generale, come si fa per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti. Forse potrebbe togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave potrebbe obbiettare che ¨¨ svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla capacit¨¤ di calcolo e comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a mente. Anche questa idea della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione elo. Terzo una buona posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova ¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso, potrei sentirmi un po' svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la soddisfazione ¨¨ anche maggiore. ? ? ciao, Diego ? ?
Ciao Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto. ?
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Buongiorno, sono totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non vedente e il primo ipovedente, all'interno della classifica
generale, come si fa per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave potrebbe
obbiettare che ¨¨ svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla capacit¨¤
di calcolo e comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a mente.
Anche questa idea della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione elo.
Terzo una buona posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova ¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso, potrei
sentirmi un po' svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
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ciao, Diego
?
Ciao Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto.
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Ciao, io mi trovo con l¡¯articolo scritto da Bersan. E la penso come Claudia. Da giocatore cieco, preferisco classificarmi anche pi¨´ in basso, ma partecipare a tornei dove nessuno ¨¨ obbligato a bendarsi. °ä´Ç°ù»å¾±²¹±ô¾±³Ù¨¤.
Davide
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Il giorno lun 26 ago 2024 alle 23:15 Claudia via <claudi2015= [email protected]> ha scritto: Io credo per¨° che a quel punto l'ipovedente passerebbe in una condizione di svantaggio, inquanto non potrebbe mai, per quanto allenato, avere la stessa facilit¨¤ di controllo tattile della scacchiera dei non vedenti, che usano gioco-forza il tatto per controllare l'ambiente in ogni momento. credo che il solo modo perch¨¨ nessuno sia svantaggiato, anche se qualcuno lo considera paradossale, sia che ognuno giochi con i mezzi che gli sono abituali.
> Il giorno 26 ago 2024, alle ore 19:34, Paolo Rivalta via <paolo.rivalta=[email protected]> ha scritto:
>
> ?Buonasera a tutti, al di l¨¤ delle polemiche, io penso che quando si gioca una partita di scacchi tra un non vedente e un ipovedente che gioca guardando la scacchiera e i pezzi,? , ¨¨ logico che l'ipovedente ha un po' di vantaggio, questo ¨¨ un fatto oggettivo e non contestabile, se no perch¨¨ in quasi tutti gli sport dove partecipano persone con gravi problemi di vista si fa uso delle bende per mettere tutti sullo stesso piano?
>
> Io capisco che l'ipovedente non voglia abituarsi a giocare soltanto attraverso il senso del tatto , perch¨¨ ci vuole tempo emolta pazienza,? finch¨¨ pu¨° giocare guardando? ?contro? un non vedente? continuer¨¤ a farlo se non obbligato dalle regole? a fare diversamente.
>
> Non ¨¨ una questione di inclusione,? perch¨¨ se io decido di iscrivermi ad un torneo dove sono tutti vedenti, non posso pretendere che i vedenti si bendino e sono consapevole che potr¨° avere qualche svantaggio, ma se io mi iscrivo ad un torneo dove si determina il campione nazionale tra i non vedenti e ipo, vorrei che fossimo tutti sullo stesso piano.
>
> Buona serata
>
> Paolo
>
>
>
> Il 26/08/2024 18:11, Bersan via ha scritto:
>> Ciao a tutti.
>>
>> Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...!
>> Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
>>
>> Un saluto,
>> Bersan
>>
>>
>>
>>
>>
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Io credo per¨° che a quel punto l'ipovedente passerebbe in una condizione di svantaggio, inquanto non potrebbe mai, per quanto allenato, avere la stessa facilit¨¤ di controllo tattile della scacchiera dei non vedenti, che usano gioco-forza il tatto per controllare l'ambiente in ogni momento. credo che il solo modo perch¨¨ nessuno sia svantaggiato, anche se qualcuno lo considera paradossale, sia che ognuno giochi con i mezzi che gli sono abituali.
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Il giorno 26 ago 2024, alle ore 19:34, Paolo Rivalta via groups.io <paolo.rivalta@...> ha scritto:
?Buonasera a tutti, al di l¨¤ delle polemiche, io penso che quando si gioca una partita di scacchi tra un non vedente e un ipovedente che gioca guardando la scacchiera e i pezzi, , ¨¨ logico che l'ipovedente ha un po' di vantaggio, questo ¨¨ un fatto oggettivo e non contestabile, se no perch¨¨ in quasi tutti gli sport dove partecipano persone con gravi problemi di vista si fa uso delle bende per mettere tutti sullo stesso piano?
Io capisco che l'ipovedente non voglia abituarsi a giocare soltanto attraverso il senso del tatto , perch¨¨ ci vuole tempo emolta pazienza, finch¨¨ pu¨° giocare guardando contro un non vedente continuer¨¤ a farlo se non obbligato dalle regole a fare diversamente.
Non ¨¨ una questione di inclusione, perch¨¨ se io decido di iscrivermi ad un torneo dove sono tutti vedenti, non posso pretendere che i vedenti si bendino e sono consapevole che potr¨° avere qualche svantaggio, ma se io mi iscrivo ad un torneo dove si determina il campione nazionale tra i non vedenti e ipo, vorrei che fossimo tutti sullo stesso piano.
Buona serata
Paolo
Il 26/08/2024 18:11, Bersan via groups.io ha scritto:
Ciao a tutti.
Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...! Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
Un saluto, Bersan
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Ciao Paolo, grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla mia opinione espressa nell'articolo in oggetto. Concordo con te quando dici che in una partita di scacchi tra un non vedente e un ipovedente, quest'ultimo possa avere un certo vantaggio. Tuttavia, credo che gli scacchi siano difficilmente comparabili ad altri sport motori, adattati per disabili visivi come il baseball, il tennis o il calcio, oppure creati appositamente per loro, come il Goalball, il Torball e lo Showdown, dove l'uso della benda ¨¨ una componente integrale delle regole del gioco. Gli scacchi, invece, sono uno sport della mente, n¨¦ nato n¨¦ adattato per i ciechi, ma, fortunatamente , accessibile a loro. La partecipazione di ciechi e ipovedenti al gioco degli scacchi ¨¨ regolamentata dalla FIDE, che permette ai ciechi di utilizzare scacchiere tattili, orologi vocalizzati e registratori vocali, agli ipovedenti invece, di usare strumenti come lampade per migliorare la visibilit¨¤. Detto questo, nulla vieta di organizzare tornei scacchistici specifici di categoria. Cos¨¬ come esistono tornei per under12, over50, femminili, provinciali e regionali, possono benissimo essere organizzati anche tornei per soli ciechi, dove proclamare il campione dei ciechi e l'uso della benda potrebbe avere un senso. Non sono per¨° d'accordo con l'idea che in un torneo tra ciechi e ipovedenti sarebbe giusto l'uso della benda. Se uno vince il titolo di campione dei ciechi e ipovedenti, non significa che sia il campione dei soli ciechi: si tratta del campione di chi non vede e di chi vede poco. Inoltre, non capisco perch¨¦ l'ipovedente, secondo te, dovrebbe poter essere bendato mentre per il vedente la benda fosse meno esigibile. Sono d'accordo con te,, anche sul fatto che l'ipovedente possa preferire non allenare il tatto, perch¨¦ richiede molto tempo e pazienza. Credo per¨°, che sia suo diritto giocare utilizzando il residuo visivo che ha. Perch¨¦ dobbiamo arrogarci il diritto di imporgli l'adozione di una modalit¨¤ che comporta maggiore fatica per lui? In termini di inclusione, penso che la questione sia semplice: se ciechi, ipovedenti e vedenti giocassero insieme, l'inclusione sarebbe totale; se giocassero solo ciechi e ipovedenti, l'inclusione sarebbe parziale; se giocassero solo tra ciechi, pi¨´ che inclusione sarebbe ghettizzazione. Spero di essere riuscito a spiegarmi. Un saluto, Bersan -----Messaggio originale----- Da: [email protected] [mailto: [email protected]] Per conto di Paolo Rivalta via groups.io Inviato: luned¨¬ 26 agosto 2024 19:34 A: [email protected]Oggetto: Re: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI Buonasera a tutti, al di l¨¤ delle polemiche, io penso che quando si gioca una partita di scacchi tra un non vedente e un ipovedente che gioca guardando la scacchiera e i pezzi, , ¨¨ logico che l'ipovedente ha un po' di vantaggio, questo ¨¨ un fatto oggettivo e non contestabile, se no perch¨¨ in quasi tutti gli sport dove partecipano persone con gravi problemi di vista si fa uso delle bende per mettere tutti sullo stesso piano? Io capisco che l'ipovedente non voglia abituarsi a giocare soltanto attraverso il senso del tatto , perch¨¨ ci vuole tempo emolta pazienza, finch¨¨ pu¨° giocare guardando contro un non vedente continuer¨¤ a farlo se non obbligato dalle regole a fare diversamente. Non ¨¨ una questione di inclusione, perch¨¨ se io decido di iscrivermi ad un torneo dove sono tutti vedenti, non posso pretendere che i vedenti si bendino e sono consapevole che potr¨° avere qualche svantaggio, ma se io mi iscrivo ad un torneo dove si determina il campione nazionale tra i non vedenti e ipo, vorrei che fossimo tutti sullo stesso piano. Buona serata Paolo
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Il 26/08/2024 18:11, Bersan via groups.io ha scritto: Ciao a tutti.
Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...! Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
Un saluto, Bersan
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Scrivo per ringraziare Michele, per la sua mail costruttiva e propositiva che mi trova assolutamente concorde. Speriamo che si riesca a farne tesoro. Un saluto.
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Il giorno 26 ago 2024, alle ore 18:11, Bersan via groups.io <bersanvrioni@...> ha scritto:
?Ciao a tutti.
Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...! Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
Un saluto, Bersan
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Buonasera a tutti, al di l¨¤ delle polemiche, io penso che quando si gioca una partita di scacchi tra un non vedente e un ipovedente che gioca guardando la scacchiera e i pezzi,? , ¨¨ logico che l'ipovedente ha un po' di vantaggio, questo ¨¨ un fatto oggettivo e non contestabile, se no perch¨¨ in quasi tutti gli sport dove partecipano persone con gravi problemi di vista si fa uso delle bende per mettere tutti sullo stesso piano?
Io capisco che l'ipovedente non voglia abituarsi a giocare soltanto attraverso il senso del tatto , perch¨¨ ci vuole tempo emolta pazienza,? finch¨¨ pu¨° giocare guardando?? contro? un non vedente? continuer¨¤ a farlo se non obbligato dalle regole? a fare diversamente.
Non ¨¨ una questione di inclusione,? perch¨¨ se io decido di iscrivermi ad un torneo dove sono tutti vedenti, non posso pretendere che i vedenti si bendino e sono consapevole che potr¨° avere qualche svantaggio, ma se io mi iscrivo ad un torneo dove si determina il campione nazionale tra i non vedenti e ipo, vorrei che fossimo tutti sullo stesso piano.
Buona serata
Paolo
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Il 26/08/2024 18:11, Bersan via groups.io ha scritto: Ciao a tutti.
Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...! Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
Un saluto, Bersan
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Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI
Ciao a tutti.
Fa proprio tristezza, dopo aver espresso un'opinione, sentirsi dire da chi non entra affatto nel merito: non sei quello che sembri, sei un falso invalido, sei divisivo, fai polemiche del piffero, dai addosso agli altri, gli attacchi, gli infanghi, infierisci ...! Mi chiedo quanto tali reazioni siano dovute al livore e, quanto alla carente propensione alla cognizione, alla valutazione critica e all'utilizzo di informazioni scritte.
Un saluto, Bersan
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