Ciao a
tutti,
Sono tanti anni che qui
in Italia si parla sempre che il cieco assoluto sia svantaggiato rispetto
all¡¯ipovedente.
In questo sport non
esiste differenza, la differenza di forza st¨¤ nello studio e l¡¯impegno che
ogni giocatore mette negli scacchi.
Basti pensare che alla
mia prima Olimpiade IBCA nel 2004 il campione mondiale ciechi e ipovedenti
era Sergey Krylov un cieco assoluto Russo, e l¡¯unico al mondo ad avere il
titolo di Maestro Internazionale.
Io vedendolo giocare in
prima scacchiera della Russia ne ero rimasto estasiato, la sua velocit¨¤ di
esecuzione delle mosse era nettamente migliore della mia che ero
ipovedente.
Poi nel 2008 giocando
contro l¡¯Ucraina mi sono trovato di fronte Sergey Wassim Maestro Fide cieco
assoluto dalla nascita, e di una forza impressionate.
Quindi bastano
solamente questi due giocatori di altissimo livello per far capire dove pu¨°
arrivare con l¡¯impegno un non vedente assoluto.
Addirittura nel 2006
alle Olimpiadi assolute di scacchi a Torino, partecipava una squadra IBCA
tra cui anche il nostro Franco antonini, in prima scacchiera c¡¯era proprio
Krylov che addirittura giocando contro la nazionale Ucraina si ¨¨ dovuto
scontrare con Ivanchiuk uno dei top GM pi¨´ forti del mondo ed era riuscito a
strappare una meritata patta.
Anche nel nostro
piccolo in Italia, abbiamo avuto Mario Vaccani che al momento ¨¨ stato il
secondo ad aver vinto pi¨´ titoli italiani, per chi non lo avesse conosciuto,
lui era non vedente ed era fondatore dell¡¯ASCI, era un forte giocatore una
prima nazionale che in quegli anni voleva dire che perlomeno qui in Italia
tra i non vedenti e gli ipovedenti fosse sempre il favorito, Poi abbiamo
avuto anche Antonio Zolet fortissimo giocatore e molto
preparato.
Tornando al momento
storico attuale, partecipando al Campionato Italiano 2024 ho notato un buon
miglioramento di alcuni giocatori che in passato non riuscivano a
migliorare, tra cui quelli che ho incotrato Cosetta, Filippa e Gabriele,
sono migliorati molto confronto all¡¯ultima volta che li avevo visti
giocare.
Quindi come in tutti
gli sport ¨¨ pi¨´ importante l¡¯impegno che ogni atleta dedica alla propria
passione pi¨´ che la disabilit¨¤ che tale atleta abbia.
Quindi concludendo
apprezzo la lettera di Bersan anche se mio malgrado si ¨¨ volontariamente
esposto ad accuse non piacevoli, che mi fanno rabbrividire e che non sono
state moderate.
Spero che questa mia
lettera possa far capire le potenzialit¨¤ che ogni atleta ha negli scacchi e
che il proprio stato di cecit¨¤ non implica nulla nell¡¯agonismo
effettivo.
Durante il Campionato
di Lido di Savio abbiamo fatto un esibizione in un bar locale che conosceva
Emilio, e se mi legge potr¨¤ commentare, durante la serata molti giocatori
facevano partite amichevoli, mentre io e Stefano Murgia ci siamo esibiti in
partite alla cieca, Emilio era il mossiere su una scacchiera per far capire
al pubblico cosa stessimo facendo, noi due girati dando le spalle al
tavolo.
Per chi non ci
conoscesse io sono ipovedente con un minimo residuo mentre Stefano era non
vedente assoluto. Alla fine della nostra esibizione si era avvicinato il
sindaco che non ci aveva voluto disturbare durante la partita, ed era molto
entusiasto per quelloa cui aveva appena assistito, non aveva mai visto una
partita alla cieca ed aveva apprezzato tantissimo le nostre
capacit¨¤.
Ora spero che vi
impegnerete di pi¨´ e non perdiate tempo in inutili commiserazioni per la
disabilit¨¤ che noi tutti abbiamo.
Claudio
Gasperoni
Buongiorno, sono
totalmente d'accordo con Bersan sulla prima mail e anche sulla risposta che
ha dato a Paolo. Non perch¨¨ sia di parte,
ho letto con piacere
alcuni non vedenti totali pensarla allo stesso modo.
Senza dover fare
tornei tutti bendati e creare altre disparit¨¤ e senza doverne fare di soli
ciechi e di soli ipovedenti, visto che siamo gi¨¤
pochi, si potrebbe
valutare l'idea di introdurre un titolo per il primo classificato non
vedente e il primo ipovedente, all'interno della
classifica
generale, come si fa
per la campionessa italiana. Anzi, non solo il primo ma una classifica
avulsa completa di soli non vedenti e ipovedenti.
Forse potrebbe
togliere ad alcuni quel senso di frustrazione e ingiustizia che sentono nel
giocare non alla pari. Poi magari qualche ipo grave
potrebbe
obbiettare che ¨¨
svantaggiato rispetto a uno meno grave.... ma vi assicuro che negli scacchi
la classifica ¨¨ pi¨´ veritiera di altri sport perch¨¨ si basa sulla
capacit¨¤
di calcolo e
comprensione della posizione, che sia fatta con gli occhi con le mani o a
mente.
Anche questa idea
della classifica avulsa non ¨¨ di parte, infatti a me non interessa: prima di
tutto gioco perch¨¨ mi piace e mi diverte. Secondo guardo la variazione
elo.
Terzo una buona
posizione non mi dispiace. Ma l'ordine delle mie priorit¨¤ sono queste. Prova
¨¨ che partecipo a tornei tra vedenti e se ci penso,
potrei
sentirmi un po'
svantaggiato. Ma se poi vinco qualche partita, nonostante questo, la
soddisfazione ¨¨ anche maggiore.
ciao,
Diego
Ciao
Paolo,
grazie per aver condiviso il tuo punto di vista in merito alla
mia opinione espressa nell'articolo in
oggetto.
?