Ciao a tutti, nonostante la mia poca esperienza, voglio condividere con voi una delle ragioni principali che mi ha avvicinato a questo straordinario gioco della mente: la possibilit¨¤ di giocare a scacchi in modo naturale, indipendentemente dalla mia disabilit¨¤. Con la mia scacchiera e il mio orologio, posso concentrarmi sul gioco senza preoccuparmi di chi sia il mio avversario. Che si tratti di una persona vedente, ipovedente, cieca come me, o che abbia qualsiasi altra disabilit¨¤, ogni giocatore ha la libert¨¤ di scegliere se sedersi davanti al pc o a untavolo e partecipare a un torneo. Non ci sono limiti legati all¡¯et¨¤, al genere o alle abilit¨¤ fisiche: chiunque pu¨° trovare nei scacchi uno spazio di espressione libera e rispettosa degli altri. Personalmente penso che se chiedessi a una persona ipovedente o vedente di bendarsi, probabilmente la metterei in una condizione di svantaggio. Inoltre, credo che il tempo di gioco sia un fattore cruciale.? Io scelgo e preferisco partite pi¨´ lunghe, che mi permettano di compensare non solo il mio deficit visivo, ma anche le mie lacune teoriche.? Anche se la vista o ipovisione possono essere un vantaggio, ci¨° che davvero conta ¨¨ lo studio e l¡¯esercizio costante. Detto ci¨°, ritengo che chiunque si iscriva a un torneo, con o senza bende, lo faccia per una propria decisione consapevole. Ha letto il regolamento e pu¨° autonomamente decidere se partecipare o meno, in base alle regole stabilite. Una volta fatta la scelta, si dovr¨¤ rispettare quanto previsto dal regolamento del torneo. Un caro saluto a tutti nella speranza che torni a regnare l'armonia. Il giorno mar 27 ago 2024 alle ore 08:55 Dieg¨°tolo 73 via <diegotolo73=[email protected]> ha scritto:
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