Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao Roberto e tutti,
fantastico! Secondo me questo metodo che utilizzi per scrivere la
teoria ¨¨ pi¨´ che valido e semplice da comprendere.
Io sono un autodidatta da anni ma allo stesso tempo una capra con la
teoria, conosco qualcosa ma ammetto la mia ignoranza in tal senso.
Sono pi¨´ preparato con i software per registrare e per l'editing
audio.
I pedali per gli effetti? Brutta bestia! La soluzione che adopero io
¨¨ quella di stare scalzo per avere il completo controllo di ci¨° che
c'¨¨ nel pavimento, almeno sono sicuro di non sbagliare. ???
Credo che questo gruppo dar¨¤ a tutti delle belle soddisfazioni, se
ognuno di noi avr¨¤ piacere di condividere le proprie conoscenze ci
sar¨¤ da divertirsi parecchio.
Un abbraccio enorme. ?
Andrea Dessolis
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Ciao
Andrea, ¨¨ un piacere anche per me.
Io
attacco solo quelli che creo con la Dymo. Altri non mi
trovo. E comunque sono utili per studiare pi¨´ che suonare
rapidi o pezzi interi.
Forse
mi sono spiegato male prima. A me piacerebbe far un corso di
teoria musicale base, armonia semplice, per¨° facendo una
spiegazione per non vedenti. Io le mie lezioni jazz le
faccio in presenza.
Ovvio
che non abbiamo nulla per rimpiazzare la vista per¨°
scrivendo file al pc ¨¨ possibile, con molta pazienza ad
imparare.
Io
provo a scriverti un esempio di un accordo abbastanza
comune. Lo scrivo come li scrivo io nei miei file.
Spiegazione
preliminare.
Partiamo
dal mi basso, dando il numero ¡°1¡± alla corda.
A
scendere, il mi cantino sar¨¤ il 6. Questa numerazione ¨¨
possibile invertirla.
Do7magg.
In prima posizione, quella conosciuta di pi¨´.
Il
secondo numero indica il capotasto.
2-3-an
Significa,
corda 2, la-3 indica il capotasto, an indica anulare
3-2-medio
me
Terza
corda, re- 2 capotasto,
Poi
corde vuote perch¨¦ si suona il si alla seconda corda a vuoto
perch¨¦ ¨¨ la settima maggiore.
?
Posizione
al terzo capotasto, stesso accordo.
2-3-in
3-5-me
4-4-an
5-5-mi
?
Questi
sono esempi di come io mi scrivo gli accordi.
?
Sulle
lezioni on line, serve proprio parlare e spiegare.
Esempio
mano sinistra: Pollice in mezzo al manico dietro e, a
seconda di quello che bisogna fare, il pollice deve sempre
stare in mezzo tra l¡¯indice e il medio, o tra il medio e
l¡¯anulare.
Queste
sono solo indicazioni teoriche. ?
?
Per
armonia, partendo proprio dalle basi, scala maggiore
diatonica di do e la creazione degli accordi sulla scala.
E
poi naturalmente farli suonare.
Tu
andrea sei bravissimo e non ti serve.
Ma
per un principiante, insegnare la creazione degli accordi
sulla scala, spiegata per i non vedenti naturalmente ¨¨
importante.
Accordi
sulla scala maggiore di Do.
Do-rem-mi
m-fa-sol-la-si( diminuito)
Solo
considerando prima, terza e quinta.
Ora,
non ¨¨ che volessi fare il brillante, solo far comprendere
che ¨¨ possibile trovare sistemi con il pc per imparare anche
la teoria.
?
Ultimo
esempio scritto.
Per¨°
lo spiego. Ditemi poi se sono chiaro.
?
Una
scala Lidia usando la scala di Do.
In
rete una valanga di video sulle scali modali e la lidia ¨¨ la
pi¨´ gettonata.
Prendete
la scala di prima, quella di Do, cambiate la quarta nota, il
Fa. Si aumenta di un semitono e si ha la scala lidia. Il fa
diventa fa diesis.
Questo
¨¨ il modo che utilizzo io per scrivermi la teoria nel pc.
E
se qualcuno ne conosce altri, che ben vengano, ho sempre da
imparare io.
?
Un
mio limite che non ho mai risolto sono i pedali. Come
diavolo li cambio se non li vedo?
Alla
fine cambio i suoni con il selettore dei pick up.
Abbraccio
?
?
?
?
Ciao Roberto,
che piacere ritrovarti, anche io ho provato tempo fa con gli
adesivi dietro il manico ma non sono mai riuscito ad andarci
d'accordo e ci ho rinunciato.
Molto interessante il discorso del sistema online per studiare
l'armonia. Nello specifico in cosa consiste?
Ti andrebbe di raccontarci qualcosina in pi¨´? Sono molto
curioso.
Un salutone.
Andrea Dessolis
Ciao
Vainer, per prima cosa ti saluto che non ci sentiamo da
decenni.
Io
ho perso la vista 25 anni fa ¨¨ quando vedevo frequentavo
il NAM a Milano e poi sono passato al Jazz con Sandro Di
Pisa.
Attualmente
ho conosciuto un maestro Jazz e insieme abbiamo creato un
sistema didattico al computer per imparare l¡¯armonia.
Mi
sono inventato uno stratagemma che vi dico, magari pu¨°
servire a qualcuno:
Dietro
al manico della chitarra, tutte le mie chitarre, ho
attaccato degli adesivi realizzati con la Dymo Braille.
Creo tante lettere con tutti i sei punti e li attacco
dietro in corrispondenza dei tasti: 3, 5, 7, 9, 12, 15.
Quando
suono poi, scorrendo il manico incontro questi piccoli
adesivi con il pollice della mano sinistra comprendendo
dove sono. ???
?Abbastanza
utili nelle ritmiche oltre il quinto tasto, pi¨´ difficili
nelle parti solistiche. Ma ci si abitua.
Riguardo
agli insegnanti, in rete ce ne sono parecchi ma la maggior
parte utilizzano una didattica visiva.
Anche
la posizione corretta delle mani, o trovi qualcuno che
fisicamente ti aiuti a metterle, o fatichi e a un certo
punto ti fermi.
E,
cosa spesso scontata, il lavoro grosso lo fa la mano
destra.
Domanda,
per curiosit¨¤, quali sono le difficolt¨¤ che incontrate con
la chitarra?
Io
attualmente ne uso due, una DBZ, una Gibson les Paul, non
¨¨ una imitazione, ¨¨ una Gibson con i pickup per la
distorsione. Anche Blues si pu¨° fare con quella.
La
mia seconda chitarra ¨¨ una Ibanez S93, una chitarra Jazz.
E
anche passare dall¡¯una all¡¯altra a volte mi crea problemi
in quanto la lunghezza dei manici ¨¨ diversa.
Mi
piacerebbe contribuire ad aiutarvi in quello che posso. E
spesso ho pensato di insegnare, con video ai non vedenti.
Il
mio consiglio, per quanto spesso sia complicato, studiate
anche la teoria musicale. Vi si aprir¨¤ un mondo di
possibilit¨¤.
Se
avete richieste, sono qui. Finalmente una lista di
chitarre, non ci speravo pi¨´.
Abbraccio
a tutti ?
?
?
Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via
groups.io ha scritto:
...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato
trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben
spiegare come gestire efficacemente le mani per
raggiungere determinati r
Ciao Valeria,
in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente
fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o
protocolli schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la
differenza, almeno per quanto concerne la mia esperienza.
Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco
Graziani che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse
queste parole:
"tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare,
io non ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..."
da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨
iniziato il mio amore per questo strumento che perdura
ancora oggi seppur io resto un fabbro ferraio delle sei
corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle
lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa,
valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una
garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a
quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online
attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´
complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione
dei docenti di turno...
Vainer:
Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie
situazioni, magari cercando di rapportarmi per esempio, coi
vari youtubers che pullulano in rete e che propongono corsi
e lezioni anche a pagamento, ma in pochissimi hanno la
sensibilit¨¤ di tener di conto di determinate esigenze perch¨¨
poi tutto si riduce alle tempistiche...
Per un docente che propone lezioni attraverso video
didattici ¨¨ molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico,
ad esempio, e far vedere l'impostazione delle dita, le varie
diteggiature e via dicendo, cercare di spiegare dove mettere
il dito 1, il 2 etc... comporta, a livello editoriale, un
impiego di tempo decisamente maggiore ed in una societ¨¤ come
quella di oggi dove il correre, dove l'abbattimento delle
tempistiche ¨¨ l'ordine del giorno, risulta assai pi¨´ comodo
e noi restiamo una nicchietta che non sposta il mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza...
L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da
ragazzo, cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio
civile coi non vedenti poi, cosa che fa tutta la differenza
del mondo, ha una sua sensibilit¨¤ innata... tutto questo
messo nel calderone fa s¨¬ che a lui venga spontaneo spiegare
a modo, farmi toccare le sue mani, prendere le mie e
spiegarmi come usare il plettro per dare pi¨´ graffio alla
nota e via dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta la
differenza del mondo e trasformano una lezione in un
investimento che, in primis, fa bene all'anima!
Vainer
?
|
Biglietti da visita (l¡¯abito fa il monaco?)
Ciao ragazzi, ho messo questo oggetto un po¡¯ tra il serio e il faceto: pensavo, siccome siamo diventati un buon numero, che ne pensate se ci presentassimo per conoscerci meglio? Se ognuno di noi me ha voglia pu¨° parlare di se stesso a ruota libera non faccia il timido¡ Tranquilli che in uno dei prossimi messaggi vi parlo anche di me
Inviato da iPhone
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao Roberto, piacere di conoscerti, concordo con tutto ci¨° che descrivi, mi permetto una sola piccola rettifica, nella descrizione di qualsiasi situazione presente sullo strumento, siano essi accordi, note singole, scale ecc. sarebbe opportuno contare le corde come da convenzione in modo univoco(mi cantino prima corda, si seconda ecc.), una sequenza inversa indurrebbe a confusione. A prestissimo? Inviato da iPhone
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 20:16, roberto@... ha scritto:
? Ciao Andrea, ¨¨ un piacere anche per me. Io attacco solo quelli che creo con la Dymo. Altri non mi trovo. E comunque sono utili per studiare pi¨´ che suonare rapidi o pezzi interi. Forse mi sono spiegato male prima. A me piacerebbe far un corso di teoria musicale base, armonia semplice, per¨° facendo una spiegazione per non vedenti. Io le mie lezioni jazz le faccio in presenza. Ovvio che non abbiamo nulla per rimpiazzare la vista per¨° scrivendo file al pc ¨¨ possibile, con molta pazienza ad imparare. Io provo a scriverti un esempio di un accordo abbastanza comune. Lo scrivo come li scrivo io nei miei file. Spiegazione preliminare. Partiamo dal mi basso, dando il numero ¡°1¡± alla corda. A scendere, il mi cantino sar¨¤ il 6. Questa numerazione ¨¨ possibile invertirla. Do7magg. In prima posizione, quella conosciuta di pi¨´. Il secondo numero indica il capotasto. 2-3-an Significa, corda 2, la-3 indica il capotasto, an indica anulare 3-2-medio me Terza corda, re- 2 capotasto, Poi corde vuote perch¨¦ si suona il si alla seconda corda a vuoto perch¨¦ ¨¨ la settima maggiore. ? Posizione al terzo capotasto, stesso accordo. 2-3-in 3-5-me 4-4-an 5-5-mi ? Questi sono esempi di come io mi scrivo gli accordi. ? Sulle lezioni on line, serve proprio parlare e spiegare. Esempio mano sinistra: Pollice in mezzo al manico dietro e, a seconda di quello che bisogna fare, il pollice deve sempre stare in mezzo tra l¡¯indice e il medio, o tra il medio e l¡¯anulare. Queste sono solo indicazioni teoriche. ? ? Per armonia, partendo proprio dalle basi, scala maggiore diatonica di do e la creazione degli accordi sulla scala. E poi naturalmente farli suonare. Tu andrea sei bravissimo e non ti serve. Ma per un principiante, insegnare la creazione degli accordi sulla scala, spiegata per i non vedenti naturalmente ¨¨ importante. Accordi sulla scala maggiore di Do. Do-rem-mi m-fa-sol-la-si( diminuito) Solo considerando prima, terza e quinta. Ora, non ¨¨ che volessi fare il brillante, solo far comprendere che ¨¨ possibile trovare sistemi con il pc per imparare anche la teoria. ? Ultimo esempio scritto. Per¨° lo spiego. Ditemi poi se sono chiaro. ? Una scala Lidia usando la scala di Do. In rete una valanga di video sulle scali modali e la lidia ¨¨ la pi¨´ gettonata. Prendete la scala di prima, quella di Do, cambiate la quarta nota, il Fa. Si aumenta di un semitono e si ha la scala lidia. Il fa diventa fa diesis. Questo ¨¨ il modo che utilizzo io per scrivermi la teoria nel pc. E se qualcuno ne conosce altri, che ben vengano, ho sempre da imparare io. ? Un mio limite che non ho mai risolto sono i pedali. Come diavolo li cambio se non li vedo? Alla fine cambio i suoni con il selettore dei pick up. Abbraccio ? ? ? ? Ciao Roberto, che piacere ritrovarti, anche io ho provato tempo fa con gli adesivi dietro il manico ma non sono mai riuscito ad andarci d'accordo e ci ho rinunciato. Molto interessante il discorso del sistema online per studiare l'armonia. Nello specifico in cosa consiste? Ti andrebbe di raccontarci qualcosina in pi¨´? Sono molto curioso. Un salutone.
Andrea Dessolis Ciao Vainer, per prima cosa ti saluto che non ci sentiamo da decenni. Io ho perso la vista 25 anni fa ¨¨ quando vedevo frequentavo il NAM a Milano e poi sono passato al Jazz con Sandro Di Pisa. Attualmente ho conosciuto un maestro Jazz e insieme abbiamo creato un sistema didattico al computer per imparare l¡¯armonia. Mi sono inventato uno stratagemma che vi dico, magari pu¨° servire a qualcuno: Dietro al manico della chitarra, tutte le mie chitarre, ho attaccato degli adesivi realizzati con la Dymo Braille. Creo tante lettere con tutti i sei punti e li attacco dietro in corrispondenza dei tasti: 3, 5, 7, 9, 12, 15. Quando suono poi, scorrendo il manico incontro questi piccoli adesivi con il pollice della mano sinistra comprendendo dove sono. ??? ?Abbastanza utili nelle ritmiche oltre il quinto tasto, pi¨´ difficili nelle parti solistiche. Ma ci si abitua. Riguardo agli insegnanti, in rete ce ne sono parecchi ma la maggior parte utilizzano una didattica visiva. Anche la posizione corretta delle mani, o trovi qualcuno che fisicamente ti aiuti a metterle, o fatichi e a un certo punto ti fermi. E, cosa spesso scontata, il lavoro grosso lo fa la mano destra. Domanda, per curiosit¨¤, quali sono le difficolt¨¤ che incontrate con la chitarra? Io attualmente ne uso due, una DBZ, una Gibson les Paul, non ¨¨ una imitazione, ¨¨ una Gibson con i pickup per la distorsione. Anche Blues si pu¨° fare con quella. La mia seconda chitarra ¨¨ una Ibanez S93, una chitarra Jazz. E anche passare dall¡¯una all¡¯altra a volte mi crea problemi in quanto la lunghezza dei manici ¨¨ diversa. Mi piacerebbe contribuire ad aiutarvi in quello che posso. E spesso ho pensato di insegnare, con video ai non vedenti. Il mio consiglio, per quanto spesso sia complicato, studiate anche la teoria musicale. Vi si aprir¨¤ un mondo di possibilit¨¤. Se avete richieste, sono qui. Finalmente una lista di chitarre, non ci speravo pi¨´. Abbraccio a tutti ? ? ? Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via groups.io ha scritto: ...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben spiegare come gestire efficacemente le mani per raggiungere determinati r
Ciao Valeria, in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o protocolli schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la differenza, almeno per quanto concerne la mia esperienza. Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco Graziani che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse queste parole: "tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare, io non ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..." da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨ iniziato il mio amore per questo strumento che perdura ancora oggi seppur io resto un fabbro ferraio delle sei corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa, valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´ complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione dei docenti di turno...
Vainer: Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie situazioni, magari cercando di rapportarmi per esempio, coi vari youtubers che pullulano in rete e che propongono corsi e lezioni anche a pagamento, ma in pochissimi hanno la sensibilit¨¤ di tener di conto di determinate esigenze perch¨¨ poi tutto si riduce alle tempistiche... Per un docente che propone lezioni attraverso video didattici ¨¨ molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico, ad esempio, e far vedere l'impostazione delle dita, le varie diteggiature e via dicendo, cercare di spiegare dove mettere il dito 1, il 2 etc... comporta, a livello editoriale, un impiego di tempo decisamente maggiore ed in una societ¨¤ come quella di oggi dove il correre, dove l'abbattimento delle tempistiche ¨¨ l'ordine del giorno, risulta assai pi¨´ comodo e noi restiamo una nicchietta che non sposta il mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza... L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da ragazzo, cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio civile coi non vedenti poi, cosa che fa tutta la differenza del mondo, ha una sua sensibilit¨¤ innata... tutto questo messo nel calderone fa s¨¬ che a lui venga spontaneo spiegare a modo, farmi toccare le sue mani, prendere le mie e spiegarmi come usare il plettro per dare pi¨´ graffio alla nota e via dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta la differenza del mondo e trasformano una lezione in un investimento che, in primis, fa bene all'anima!
Vainer
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Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao Andrea, ¨¨ un piacere anche per me. Io attacco solo quelli che creo con la Dymo. Altri non mi trovo. E comunque sono utili per studiare pi¨´ che suonare rapidi o pezzi interi. Forse mi sono spiegato male prima. A me piacerebbe far un corso di teoria musicale base, armonia semplice, per¨° facendo una spiegazione per non vedenti. Io le mie lezioni jazz le faccio in presenza. Ovvio che non abbiamo nulla per rimpiazzare la vista per¨° scrivendo file al pc ¨¨ possibile, con molta pazienza ad imparare. Io provo a scriverti un esempio di un accordo abbastanza comune. Lo scrivo come li scrivo io nei miei file. Spiegazione preliminare. Partiamo dal mi basso, dando il numero ¡°1¡± alla corda. A scendere, il mi cantino sar¨¤ il 6. Questa numerazione ¨¨ possibile invertirla. Do7magg. In prima posizione, quella conosciuta di pi¨´. Il secondo numero indica il capotasto. 2-3-an Significa, corda 2, la-3 indica il capotasto, an indica anulare 3-2-medio me Terza corda, re- 2 capotasto, Poi corde vuote perch¨¦ si suona il si alla seconda corda a vuoto perch¨¦ ¨¨ la settima maggiore. ? Posizione al terzo capotasto, stesso accordo. 2-3-in 3-5-me 4-4-an 5-5-mi ? Questi sono esempi di come io mi scrivo gli accordi. ? Sulle lezioni on line, serve proprio parlare e spiegare. Esempio mano sinistra: Pollice in mezzo al manico dietro e, a seconda di quello che bisogna fare, il pollice deve sempre stare in mezzo tra l¡¯indice e il medio, o tra il medio e l¡¯anulare. Queste sono solo indicazioni teoriche. ? ? Per armonia, partendo proprio dalle basi, scala maggiore diatonica di do e la creazione degli accordi sulla scala. E poi naturalmente farli suonare. Tu andrea sei bravissimo e non ti serve. Ma per un principiante, insegnare la creazione degli accordi sulla scala, spiegata per i non vedenti naturalmente ¨¨ importante. Accordi sulla scala maggiore di Do. Do-rem-mi m-fa-sol-la-si( diminuito) Solo considerando prima, terza e quinta. Ora, non ¨¨ che volessi fare il brillante, solo far comprendere che ¨¨ possibile trovare sistemi con il pc per imparare anche la teoria. ? Ultimo esempio scritto. Per¨° lo spiego. Ditemi poi se sono chiaro. ? Una scala Lidia usando la scala di Do. In rete una valanga di video sulle scali modali e la lidia ¨¨ la pi¨´ gettonata. Prendete la scala di prima, quella di Do, cambiate la quarta nota, il Fa. Si aumenta di un semitono e si ha la scala lidia. Il fa diventa fa diesis. Questo ¨¨ il modo che utilizzo io per scrivermi la teoria nel pc. E se qualcuno ne conosce altri, che ben vengano, ho sempre da imparare io. ? Un mio limite che non ho mai risolto sono i pedali. Come diavolo li cambio se non li vedo? Alla fine cambio i suoni con il selettore dei pick up. Abbraccio ? ? ? ? Ciao Roberto, che piacere ritrovarti, anche io ho provato tempo fa con gli adesivi dietro il manico ma non sono mai riuscito ad andarci d'accordo e ci ho rinunciato. Molto interessante il discorso del sistema online per studiare l'armonia. Nello specifico in cosa consiste? Ti andrebbe di raccontarci qualcosina in pi¨´? Sono molto curioso. Un salutone.
Andrea Dessolis
toggle quoted message
Show quoted text
Il 22/09/2023 17:29, roberto@... ha scritto: Ciao Vainer, per prima cosa ti saluto che non ci sentiamo da decenni. Io ho perso la vista 25 anni fa ¨¨ quando vedevo frequentavo il NAM a Milano e poi sono passato al Jazz con Sandro Di Pisa. Attualmente ho conosciuto un maestro Jazz e insieme abbiamo creato un sistema didattico al computer per imparare l¡¯armonia. Mi sono inventato uno stratagemma che vi dico, magari pu¨° servire a qualcuno: Dietro al manico della chitarra, tutte le mie chitarre, ho attaccato degli adesivi realizzati con la Dymo Braille. Creo tante lettere con tutti i sei punti e li attacco dietro in corrispondenza dei tasti: 3, 5, 7, 9, 12, 15. Quando suono poi, scorrendo il manico incontro questi piccoli adesivi con il pollice della mano sinistra comprendendo dove sono. ??? ?Abbastanza utili nelle ritmiche oltre il quinto tasto, pi¨´ difficili nelle parti solistiche. Ma ci si abitua. Riguardo agli insegnanti, in rete ce ne sono parecchi ma la maggior parte utilizzano una didattica visiva. Anche la posizione corretta delle mani, o trovi qualcuno che fisicamente ti aiuti a metterle, o fatichi e a un certo punto ti fermi. E, cosa spesso scontata, il lavoro grosso lo fa la mano destra. Domanda, per curiosit¨¤, quali sono le difficolt¨¤ che incontrate con la chitarra? Io attualmente ne uso due, una DBZ, una Gibson les Paul, non ¨¨ una imitazione, ¨¨ una Gibson con i pickup per la distorsione. Anche Blues si pu¨° fare con quella. La mia seconda chitarra ¨¨ una Ibanez S93, una chitarra Jazz. E anche passare dall¡¯una all¡¯altra a volte mi crea problemi in quanto la lunghezza dei manici ¨¨ diversa. Mi piacerebbe contribuire ad aiutarvi in quello che posso. E spesso ho pensato di insegnare, con video ai non vedenti. Il mio consiglio, per quanto spesso sia complicato, studiate anche la teoria musicale. Vi si aprir¨¤ un mondo di possibilit¨¤. Se avete richieste, sono qui. Finalmente una lista di chitarre, non ci speravo pi¨´. Abbraccio a tutti ? ? ? Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via groups.io ha scritto: ...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben spiegare come gestire efficacemente le mani per raggiungere determinati r
Ciao Valeria, in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o protocolli schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la differenza, almeno per quanto concerne la mia esperienza. Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco Graziani che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse queste parole: "tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare, io non ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..." da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨ iniziato il mio amore per questo strumento che perdura ancora oggi seppur io resto un fabbro ferraio delle sei corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa, valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´ complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione dei docenti di turno...
Vainer: Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie situazioni, magari cercando di rapportarmi per esempio, coi vari youtubers che pullulano in rete e che propongono corsi e lezioni anche a pagamento, ma in pochissimi hanno la sensibilit¨¤ di tener di conto di determinate esigenze perch¨¨ poi tutto si riduce alle tempistiche... Per un docente che propone lezioni attraverso video didattici ¨¨ molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico, ad esempio, e far vedere l'impostazione delle dita, le varie diteggiature e via dicendo, cercare di spiegare dove mettere il dito 1, il 2 etc... comporta, a livello editoriale, un impiego di tempo decisamente maggiore ed in una societ¨¤ come quella di oggi dove il correre, dove l'abbattimento delle tempistiche ¨¨ l'ordine del giorno, risulta assai pi¨´ comodo e noi restiamo una nicchietta che non sposta il mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza... L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da ragazzo, cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio civile coi non vedenti poi, cosa che fa tutta la differenza del mondo, ha una sua sensibilit¨¤ innata... tutto questo messo nel calderone fa s¨¬ che a lui venga spontaneo spiegare a modo, farmi toccare le sue mani, prendere le mie e spiegarmi come usare il plettro per dare pi¨´ graffio alla nota e via dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta la differenza del mondo e trasformano una lezione in un investimento che, in primis, fa bene all'anima!
Vainer
?
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Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao Roberto,
che piacere ritrovarti, anche io ho provato tempo fa con gli adesivi
dietro il manico ma non sono mai riuscito ad andarci d'accordo e ci
ho rinunciato.
Molto interessante il discorso del sistema online per studiare
l'armonia. Nello specifico in cosa consiste?
Ti andrebbe di raccontarci qualcosina in pi¨´? Sono molto curioso.
Un salutone.
Andrea Dessolis
toggle quoted message
Show quoted text
Ciao
Vainer, per prima cosa ti saluto che non ci sentiamo da
decenni.
Io
ho perso la vista 25 anni fa ¨¨ quando vedevo frequentavo il
NAM a Milano e poi sono passato al Jazz con Sandro Di Pisa.
Attualmente
ho conosciuto un maestro Jazz e insieme abbiamo creato un
sistema didattico al computer per imparare l¡¯armonia.
Mi
sono inventato uno stratagemma che vi dico, magari pu¨°
servire a qualcuno:
Dietro
al manico della chitarra, tutte le mie chitarre, ho
attaccato degli adesivi realizzati con la Dymo Braille. Creo
tante lettere con tutti i sei punti e li attacco dietro in
corrispondenza dei tasti: 3, 5, 7, 9, 12, 15.
Quando
suono poi, scorrendo il manico incontro questi piccoli
adesivi con il pollice della mano sinistra comprendendo dove
sono. ???
?Abbastanza
utili nelle ritmiche oltre il quinto tasto, pi¨´ difficili
nelle parti solistiche. Ma ci si abitua.
Riguardo
agli insegnanti, in rete ce ne sono parecchi ma la maggior
parte utilizzano una didattica visiva.
Anche
la posizione corretta delle mani, o trovi qualcuno che
fisicamente ti aiuti a metterle, o fatichi e a un certo
punto ti fermi.
E,
cosa spesso scontata, il lavoro grosso lo fa la mano destra.
Domanda,
per curiosit¨¤, quali sono le difficolt¨¤ che incontrate con
la chitarra?
Io
attualmente ne uso due, una DBZ, una Gibson les Paul, non ¨¨
una imitazione, ¨¨ una Gibson con i pickup per la
distorsione. Anche Blues si pu¨° fare con quella.
La
mia seconda chitarra ¨¨ una Ibanez S93, una chitarra Jazz.
E
anche passare dall¡¯una all¡¯altra a volte mi crea problemi in
quanto la lunghezza dei manici ¨¨ diversa.
Mi
piacerebbe contribuire ad aiutarvi in quello che posso. E
spesso ho pensato di insegnare, con video ai non vedenti.
Il
mio consiglio, per quanto spesso sia complicato, studiate
anche la teoria musicale. Vi si aprir¨¤ un mondo di
possibilit¨¤.
Se
avete richieste, sono qui. Finalmente una lista di chitarre,
non ci speravo pi¨´.
Abbraccio
a tutti ?
?
?
Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via
groups.io ha scritto:
...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato
trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben
spiegare come gestire efficacemente le mani per
raggiungere determinati r
Ciao Valeria,
in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente
fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o
protocolli schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la differenza,
almeno per quanto concerne la mia esperienza.
Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco
Graziani che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse queste
parole:
"tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare, io
non ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..."
da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨
iniziato il mio amore per questo strumento che perdura ancora
oggi seppur io resto un fabbro ferraio delle sei corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle
lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa,
valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una
garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a
quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online
attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´
complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione
dei docenti di turno...
Vainer:
Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie situazioni,
magari cercando di rapportarmi per esempio, coi vari youtubers
che pullulano in rete e che propongono corsi e lezioni anche a
pagamento, ma in pochissimi hanno la sensibilit¨¤ di tener di
conto di determinate esigenze perch¨¨ poi tutto si riduce alle
tempistiche...
Per un docente che propone lezioni attraverso video didattici
¨¨ molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico, ad esempio,
e far vedere l'impostazione delle dita, le varie diteggiature
e via dicendo, cercare di spiegare dove mettere il dito 1, il
2 etc... comporta, a livello editoriale, un impiego di tempo
decisamente maggiore ed in una societ¨¤ come quella di oggi
dove il correre, dove l'abbattimento delle tempistiche ¨¨
l'ordine del giorno, risulta assai pi¨´ comodo e noi restiamo
una nicchietta che non sposta il mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza...
L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da
ragazzo, cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio civile
coi non vedenti poi, cosa che fa tutta la differenza del
mondo, ha una sua sensibilit¨¤ innata... tutto questo messo nel
calderone fa s¨¬ che a lui venga spontaneo spiegare a modo,
farmi toccare le sue mani, prendere le mie e spiegarmi come
usare il plettro per dare pi¨´ graffio alla nota e via
dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta la differenza del
mondo e trasformano una lezione in un investimento che, in
primis, fa bene all'anima!
Vainer
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao Vainer, per prima cosa ti saluto che non ci sentiamo da decenni. Io ho perso la vista 25 anni fa ¨¨ quando vedevo frequentavo il NAM a Milano e poi sono passato al Jazz con Sandro Di Pisa. Attualmente ho conosciuto un maestro Jazz e insieme abbiamo creato un sistema didattico al computer per imparare l¡¯armonia. Mi sono inventato uno stratagemma che vi dico, magari pu¨° servire a qualcuno: Dietro al manico della chitarra, tutte le mie chitarre, ho attaccato degli adesivi realizzati con la Dymo Braille. Creo tante lettere con tutti i sei punti e li attacco dietro in corrispondenza dei tasti: 3, 5, 7, 9, 12, 15. Quando suono poi, scorrendo il manico incontro questi piccoli adesivi con il pollice della mano sinistra comprendendo dove sono. ??? ?Abbastanza utili nelle ritmiche oltre il quinto tasto, pi¨´ difficili nelle parti solistiche. Ma ci si abitua. Riguardo agli insegnanti, in rete ce ne sono parecchi ma la maggior parte utilizzano una didattica visiva. Anche la posizione corretta delle mani, o trovi qualcuno che fisicamente ti aiuti a metterle, o fatichi e a un certo punto ti fermi. E, cosa spesso scontata, il lavoro grosso lo fa la mano destra. Domanda, per curiosit¨¤, quali sono le difficolt¨¤ che incontrate con la chitarra? Io attualmente ne uso due, una DBZ, una Gibson les Paul, non ¨¨ una imitazione, ¨¨ una Gibson con i pickup per la distorsione. Anche Blues si pu¨° fare con quella. La mia seconda chitarra ¨¨ una Ibanez S93, una chitarra Jazz. E anche passare dall¡¯una all¡¯altra a volte mi crea problemi in quanto la lunghezza dei manici ¨¨ diversa. Mi piacerebbe contribuire ad aiutarvi in quello che posso. E spesso ho pensato di insegnare, con video ai non vedenti. Il mio consiglio, per quanto spesso sia complicato, studiate anche la teoria musicale. Vi si aprir¨¤ un mondo di possibilit¨¤. Se avete richieste, sono qui. Finalmente una lista di chitarre, non ci speravo pi¨´. Abbraccio a tutti ? ? ? Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via groups.io ha scritto: ...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben spiegare come gestire efficacemente le mani per raggiungere determinati r
Ciao Valeria, in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o protocolli schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la differenza, almeno per quanto concerne la mia esperienza. Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco Graziani che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse queste parole: "tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare, io non ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..." da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨ iniziato il mio amore per questo strumento che perdura ancora oggi seppur io resto un fabbro ferraio delle sei corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa, valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´ complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione dei docenti di turno...
Vainer: Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie situazioni, magari cercando di rapportarmi per esempio, coi vari youtubers che pullulano in rete e che propongono corsi e lezioni anche a pagamento, ma in pochissimi hanno la sensibilit¨¤ di tener di conto di determinate esigenze perch¨¨ poi tutto si riduce alle tempistiche... Per un docente che propone lezioni attraverso video didattici ¨¨ molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico, ad esempio, e far vedere l'impostazione delle dita, le varie diteggiature e via dicendo, cercare di spiegare dove mettere il dito 1, il 2 etc... comporta, a livello editoriale, un impiego di tempo decisamente maggiore ed in una societ¨¤ come quella di oggi dove il correre, dove l'abbattimento delle tempistiche ¨¨ l'ordine del giorno, risulta assai pi¨´ comodo e noi restiamo una nicchietta che non sposta il mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza... L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da ragazzo, cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio civile coi non vedenti poi, cosa che fa tutta la differenza del mondo, ha una sua sensibilit¨¤ innata... tutto questo messo nel calderone fa s¨¬ che a lui venga spontaneo spiegare a modo, farmi toccare le sue mani, prendere le mie e spiegarmi come usare il plettro per dare pi¨´ graffio alla nota e via dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta la differenza del mondo e trasformano una lezione in un investimento che, in primis, fa bene all'anima!
Vainer
|
Grazie Vainer e complimenti per i tuoi contributi, spero che
qualcuno lo abbia perch¨¨ ho scaricato metronomi che non
corrispondevano a quello che tu hai perfettamente descritto e che
non erano altrettanto validi.
Il 22/09/2023 15:33, vainer broccoli ha
scritto:
Ciao Erardo,
allora, al momento non ho il link sottomano, ma sullo store dice:
smart metronome
e cita anche il thunig, ovvero l'accordatore, se qualcuno ha il
link diretto sotto mano...
Ciao
Il 22/09/2023 15:29, Erardo via
groups.io ha scritto:
Ciao
chitarristi,
ho seguito su nvapple il podcast di Vainer sull'app in oggetto,
ma non
riesco a capire quale sia tra le app che mi appaiono su apstore,
qualcuno potrebbe inviare il link diretto a questo impacciato?
Grazie, Erardo.
--
Questa email ¨¨ stata esaminata alla ricerca di virus dal
software antivirus Avast.
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao ragazzi, innanzitutto do il benvenuto a tutti i nuovi iscritti, che ringrazio per la partecipazione, il fatto di essere diventati cos¨¬ numerosi in cos¨¬ poco tempo mi rende molto felice. Entro nel discorso che, devo dire, di una certa complessit¨¤, quindi ci provo. Trovo lapalissiano che la lezione in presenza resti la soluzione delle soluzioni, un insegnante che in presenza ed in tempo reale noti tutto ci¨° che vada corretto, e che condivida da subito le strategie da intraprendere, insieme all¡¯allievo, il tutto in un contesto di rapporti interpersonali e di scambio reciproco. D¡¯altro canto, il Covid, seppur nella sua tragicit¨¤, ha indubbiamente accelerato la possibilit¨¤ di contatti da remoto, che portano con se una riduzione importante delle distanze. Io personalmente, residente a Como, tengo lezioni con corsisti che vivono a Napoli o a Gioia Tauro, si pu¨° apprendere lo stesso ma occorre uno sforzo maggiore, sia in chi apprende, sia in chi insegna che, nei confronti di chi non vede deve essere iper descrittivo (quando insegno in presenza mi avvalgo di un accompagnamento tattile). Tutto secondo me sta, oltre che alle capacit¨¤ di spiegazioni e di adattamento del docente, anche in una sorta di ¡°alleanza¡± reciproca, e fatemelo dire, di amicizia che facilita sicuramente le cose. Quanto ai social c¡¯¨¨ un mare magnum di situazioni poco accessibili, vi anticipo che da parte mia sto tentando , nel mio piccolo, di far fronte a questa problematica tramite una rubrica di didattica chitarristica che tengo su Slash Radio, ¨¦ possibile trovare i podcast sull¡¯archivio multimediale, magari potr¨° essere un po¡¯ pi¨´ preciso in un¡¯altra mail, se volete dare un ascolto per farmi sapere se riesco ad essere abbastanza accessibile in ci¨° che spiego, vi ringrazio. Un abbraccio a tutti
Inviato da iPhone
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 14:49, Valeria Papa via groups.io <papavaleria@...> ha scritto:
?Ciao giacomo e tutti! Io di tanto in tanto faccio delle lezioni su Google Meet con un Maestro, ovviamente non delle mie parti, con il quale prima avevo fatto gi¨¤ diverse lezioni in presenza, quindi a distanza le cose funzionano abbastanza bene anche se, come gi¨¤ detto, di presenza ¨¨ decisamente pi¨´ efficace. A distanza vince la comodit¨¤ e la possibilit¨¤ di fare lezione con chi altrimenti non lo si potrebbe fare. Certo, il maestro deve essere sufficientemente sveglio e flessibile per capire che si pu¨° fare tranquillamente lezione nonostante l¡¯allievo abbia una disabilit¨¤ visiva, questa non ¨¨ una cosa per nulla scontata, ma se ¨¨ un vero maestro il problema non si pone proprio. Quindi diciamo che se incontra delle difficolt¨¤ ¨¨ la prova del fatto che probabilmenteinsegnare non ¨¨ cosa sua! Un abbraccio grande
Il giorno 22 set 2023, alle ore 13:02, Giacomo Deiana via groups.io <giacomodeiana@...> ha scritto:
?
Buongiorno ragazzi! Intervengo cos¨¬, a Gambatesa nel dibattito! La mia esperienza come insegnante mi dice che le lezioni in presenza, vicini, e non intendo solo fisicamente, danno grandi risultati, pi¨´ di quelli di una lezione online. Tra l¡¯altro pi¨´ si procede e si evolve tecnicamente pi¨´ i dettagli si fanno minimi ed ¨¨ difficile anche in presenza individuare i problemi, trasmettere le sensazioni eccetera, figuriamoci tramite una webcam¡ Per¨°, come Allievo, perch¨¦ a me ancora piace fare lezioni da allievo, non ho mai provato, quindi non so dirvi! Attualmente faccio lezioni con un pianista jazz e ci vediamo a casa mia per le lezioni¡ Se in futuro avr¨° esperienza diretta con l¡¯insegnamento online vi far¨° sapere, per¨° sono curioso di avere un vostro feedback in merito! Baci baci Inviato da iPhone
|
Ciao Erardo,
allora, al momento non ho il link sottomano, ma sullo store dice:
smart metronome
e cita anche il thunig, ovvero l'accordatore, se qualcuno ha il link
diretto sotto mano...
Ciao
Il 22/09/2023 15:29, Erardo via
groups.io ha scritto:
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Ciao
chitarristi,
ho seguito su nvapple il podcast di Vainer sull'app in oggetto, ma
non
riesco a capire quale sia tra le app che mi appaiono su apstore,
qualcuno potrebbe inviare il link diretto a questo impacciato?
Grazie, Erardo.
--
Questa email ¨¨ stata esaminata alla ricerca di virus dal software
antivirus Avast.
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Ciao chitarristi,
ho seguito su nvapple il podcast di Vainer sull'app in oggetto, ma non riesco a capire quale sia tra le app che mi appaiono su apstore, qualcuno potrebbe inviare il link diretto a questo impacciato?
Grazie, Erardo.
-- Questa email ¨¨ stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus Avast. www.avast.com
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Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Ciao giacomo e tutti! Io di tanto in tanto faccio delle lezioni su Google Meet con un Maestro, ovviamente non delle mie parti, con il quale prima avevo fatto gi¨¤ diverse lezioni in presenza, quindi a distanza le cose funzionano abbastanza bene anche se, come gi¨¤ detto, di presenza ¨¨ decisamente pi¨´ efficace. A distanza vince la comodit¨¤ e la possibilit¨¤ di fare lezione con chi altrimenti non lo si potrebbe fare. Certo, il maestro deve essere sufficientemente sveglio e flessibile per capire che si pu¨° fare tranquillamente lezione nonostante l¡¯allievo abbia una disabilit¨¤ visiva, questa non ¨¨ una cosa per nulla scontata, ma se ¨¨ un vero maestro il problema non si pone proprio. Quindi diciamo che se incontra delle difficolt¨¤ ¨¨ la prova del fatto che probabilmenteinsegnare non ¨¨ cosa sua! Un abbraccio grande
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 13:02, Giacomo Deiana via groups.io <giacomodeiana@...> ha scritto:
?
Buongiorno ragazzi! Intervengo cos¨¬, a Gambatesa nel dibattito! La mia esperienza come insegnante mi dice che le lezioni in presenza, vicini, e non intendo solo fisicamente, danno grandi risultati, pi¨´ di quelli di una lezione online. Tra l¡¯altro pi¨´ si procede e si evolve tecnicamente pi¨´ i dettagli si fanno minimi ed ¨¨ difficile anche in presenza individuare i problemi, trasmettere le sensazioni eccetera, figuriamoci tramite una webcam¡ Per¨°, come Allievo, perch¨¦ a me ancora piace fare lezioni da allievo, non ho mai provato, quindi non so dirvi! Attualmente faccio lezioni con un pianista jazz e ci vediamo a casa mia per le lezioni¡ Se in futuro avr¨° esperienza diretta con l¡¯insegnamento online vi far¨° sapere, per¨° sono curioso di avere un vostro feedback in merito! Baci baci Inviato da iPhone
|
Re: Presentazione: Roberto Abutzu
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 11:45, roberto@... ha scritto:
? Buongiorno a tutti. Sono un chitarrista da 40 anni. Non vedente da 26. Ho saputo di questa lista e mi sono iscritto. Spero di riuscire a portare il mio contributo. Per ora un saluto Roberto
|
Re: Saluti da Nuovo iscritto un saluto Ciro ben venuto tra noi.
Inviato da iPhone
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 09:58, Ciro Cascinelli <cicascinel@...> ha scritto:
?Buongiorno a tutti. Sono Ciro Cascinelli e mi sono iscritto a questo gruppo per dare, se ce ne fosse bisogno, il mio contributo come chitarrista. A presto Ciro
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Buongiorno ragazzi! Intervengo cos¨¬, a Gambatesa nel dibattito! La mia esperienza come insegnante mi dice che le lezioni in presenza, vicini, e non intendo solo fisicamente, danno grandi risultati, pi¨´ di quelli di una lezione online. Tra l¡¯altro pi¨´ si procede e si evolve tecnicamente pi¨´ i dettagli si fanno minimi ed ¨¨ difficile anche in presenza individuare i problemi, trasmettere le sensazioni eccetera, figuriamoci tramite una webcam¡ Per¨°, come Allievo, perch¨¦ a me ancora piace fare lezioni da allievo, non ho mai provato, quindi non so dirvi! Attualmente faccio lezioni con un pianista jazz e ci vediamo a casa mia per le lezioni¡ Se in futuro avr¨° esperienza diretta con l¡¯insegnamento online vi far¨° sapere, per¨° sono curioso di avere un vostro feedback in merito! Baci baci Inviato da iPhone
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Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Il 22/09/2023 11:39, Valeria Papa via
groups.io ha scritto:
...Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato trovare un
bravo maestro che appunto ti sappia ben spiegare come gestire
efficacemente le mani per raggiungere determinati r
Ciao Valeria,
in effetti il feeling tra docente e discente ¨¨ assolutamente
fondamentale e, a mio avviso, non esistono metodologie o protocolli
schematizzati, ma ¨¨ l'empatia che fa la differenza, almeno per
quanto concerne la mia esperienza.
Il mio primo maestro, ormai si parla di illo tempore, Marco Graziani
che non smetter¨° mai di ringraziare, mi disse queste parole:
"tu non hai mai preso in mano una chitarra e vuoi imparare, io non
ho mai insegnato ad un cieco e voglio imparare..."
da questo semplicissimo confronto siamo partiti e da li ¨¨ iniziato
il mio amore per questo strumento che perdura ancora oggi seppur io
resto un fabbro ferraio delle sei corde!
Valeria:
...la possibilit¨¤ di utilizzare delle lezioni a
distanza pu¨° essere una valida alternativa, valida tra
virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una garanzia in pi¨´, ma
se il maestro non ¨¨ valido allora a quel punto meglio la
distanza! Poi per le lezioni online attraverso podcast la
situazione effettivamente ¨¨ pi¨´ complicata e richiederebbe
un¡¯adeguata sensibilizzazione dei docenti di turno...
Vainer:
Come tanti di noi, ho cercato attraverso le varie situazioni, magari
cercando di rapportarmi per esempio, coi vari youtubers che
pullulano in rete e che propongono corsi e lezioni anche a
pagamento, ma in pochissimi hanno la sensibilit¨¤ di tener di conto
di determinate esigenze perch¨¨ poi tutto si riduce alle
tempistiche...
Per un docente che propone lezioni attraverso video didattici ¨¨
molto pi¨´ semplice fare una zoommata sul manico, ad esempio, e far
vedere l'impostazione delle dita, le varie diteggiature e via
dicendo, cercare di spiegare dove mettere il dito 1, il 2 etc...
comporta, a livello editoriale, un impiego di tempo decisamente
maggiore ed in una societ¨¤ come quella di oggi dove il correre, dove
l'abbattimento delle tempistiche ¨¨ l'ordine del giorno, risulta
assai pi¨´ comodo e noi restiamo una nicchietta che non sposta il
mercato...
Questa almeno ¨¨ la mia esperienza...
L'insegnante di oggi, Davide Polazzi, ¨¨ anche un amico, da ragazzo,
cos¨¬ lo ho conosciuto, fece anche il servizio civile coi non vedenti
poi, cosa che fa tutta la differenza del mondo, ha una sua
sensibilit¨¤ innata... tutto questo messo nel calderone fa s¨¬ che a
lui venga spontaneo spiegare a modo, farmi toccare le sue mani,
prendere le mie e spiegarmi come usare il plettro per dare pi¨´
graffio alla nota e via dicendo... Ecco, questi dettagli fanno tutta
la differenza del mondo e trasformano una lezione in un investimento
che, in primis, fa bene all'anima!
Vainer
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Presentazione: Roberto Abutzu
Buongiorno a tutti. Sono un chitarrista da 40 anni. Non vedente da 26. Ho saputo di questa lista e mi sono iscritto. Spero di riuscire a portare il mio contributo. Per ora un saluto Roberto
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Bello Vainer! Sono contenta che tu abbia trovato un buon maestro! Un buon maestro in presenza ¨¨ sempre insostituibile anche per quanto riguarda la mia esperienza. ?Purtroppo per¨° non ¨¨ cos¨¬ scontato trovare un bravo maestro che appunto ti sappia ben spiegare come gestire efficacemente le mani per raggiungere determinati risultati. Io per fortuna ho un super maestro qui a Benevento, dove praticamente non c¡¯¨¨ mai nulla di nulla e invece io ho avuto la fortuna di trovare un maestro incredibile. Per¨° se non c¡¯¨¨ dove si vive un docente valido, ?E non si tratta semplicemente di iniziare a studiare lo strumento, ma si ¨¨ gi¨¤ ad un livello pi¨´ avanzato e ?quindi ?si ¨¨ pi¨´ esigenti, la possibilit¨¤ di utilizzare delle lezioni a distanza pu¨° essere una valida alternativa, valida tra virgolette perch¨¦ la presenza ¨¨ sempre una garanzia in pi¨´, ma se il maestro non ¨¨ valido allora a quel punto meglio la distanza! Poi per le lezioni online attraverso podcast la situazione effettivamente ¨¨ pi¨´ complicata e richiederebbe un¡¯adeguata sensibilizzazione dei docenti di turno. Scusatemi per la ridondanza! ? Carissimi saluti a tutti e a tutte ?
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Il giorno 22 set 2023, alle ore 09:45, Andrea Dessolis <dessolisandrea@...> ha scritto: ?
Buongiorno Vainer e tutti,
condivido tutto ci¨° che hai scritto. Le lezioni in presenza
soprattutto per noi sono fondamentali.
In rete oggi giorno si trovano una marea di corsi online, tanti sono
fatti molto bene ma spesso e volentieri presentano per noi ostacoli
troppo grossi, immagini, video non descritti, tablature, spartiti, e
cos¨¬ via, tutte cose che per noi in un contesto video sono
completamente inaccessibili.
Non parliamo poi dei software che lasciano il tempo che trovano.
Tanto si sta muovendo nell'ambito dell'accessibilit¨¤ ma siamo ancora
troppo lontani in tal senso.
Andrea Dessolis
Il 22/09/2023 09:34, vainer broccoli ha
scritto:
Buongiorno a tutti,
innanzitutto do il benvenuto ai nuovi iscritti che iniziano ad
arrivare copiosi...
In seconda battuta, vorrei buttare li uno spunto di riflessione,
quantomai banale se volete, ma che diventa abbastanza consueto in
un periodo dove le fantomatiche lezioni online, soprattutto su
youtube, pullulano e risultano abbastanza tentatrici per chi ha
voglia di mettersi li, sullo strumento a studiare...
Ora, da circa un paio d'anni, ho ripreso in mano le mie chitarre
e, rifacendomi a ci¨° che oltre 25 anni fa studiavo, ho reiniziato
a studiare con il mitico fai da te riprendendo abbastanza
dignitosamente una certa manualit¨¤ sullo strumento...
Esaurito questo step ho iniziato a cercare online qualcosa che
potesse darmi spunti di studio e/o un qualche corso che potesse
aiutarmi a fare lo scattino in avanti, ma alla fine, a parte
qualche rarissima eccezzione, tutto risulta troppo basato sul far
vedere piuttosto che sullo spiegare ci¨° che le mani debbono
fare...
Ieri, per una serie di casualit¨¤/incontri, ho iniziato un percorso
in presenza con un insegnante e, davvero, in un'oretta fatta bene
mi si ¨¨ aperto un mondo e, soprattutto, ne ho da studiare per
almeno 3 settimane buone...
Tutto questo per dire cosa direte voi?
Fondamentalmente nulla di nuovo sotto il sole, semplicemente una
riflessione banale, forse anacronistica, ma l'¨¬insegnante in
presenza, davanti a te, che ti corregge l'impostazione delle mani,
che ti spiega per bene certe cose, facendotele realmente vedere,
impugnatura del plettro per dare colore, insomma, come si dice a
bologna, lezioni alla vecchia, resta il top per poter avere quegli
scatti in avanti che servono per continuare a crescere e vedere
una passione sempre pi¨´ produttiva e soddisfacente...
Scusate il pippone, ma dopo anni ed anni, reiniziare con un
insegnante mi ha caricato a pallettoni!
Ciao!
Vainer
|
Buongiorno a tutti. Sono Ciro Cascinelli e mi sono iscritto a questo gruppo per dare, se ce ne fosse bisogno, il mio contributo come chitarrista. A presto Ciro
|
Re: Lezioni in presenza vs lezioni online...
Buongiorno Vainer e tutti,
condivido tutto ci¨° che hai scritto. Le lezioni in presenza
soprattutto per noi sono fondamentali.
In rete oggi giorno si trovano una marea di corsi online, tanti sono
fatti molto bene ma spesso e volentieri presentano per noi ostacoli
troppo grossi, immagini, video non descritti, tablature, spartiti, e
cos¨¬ via, tutte cose che per noi in un contesto video sono
completamente inaccessibili.
Non parliamo poi dei software che lasciano il tempo che trovano.
Tanto si sta muovendo nell'ambito dell'accessibilit¨¤ ma siamo ancora
troppo lontani in tal senso.
Andrea Dessolis
Il 22/09/2023 09:34, vainer broccoli ha
scritto:
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Buongiorno a tutti,
innanzitutto do il benvenuto ai nuovi iscritti che iniziano ad
arrivare copiosi...
In seconda battuta, vorrei buttare li uno spunto di riflessione,
quantomai banale se volete, ma che diventa abbastanza consueto in
un periodo dove le fantomatiche lezioni online, soprattutto su
youtube, pullulano e risultano abbastanza tentatrici per chi ha
voglia di mettersi li, sullo strumento a studiare...
Ora, da circa un paio d'anni, ho ripreso in mano le mie chitarre
e, rifacendomi a ci¨° che oltre 25 anni fa studiavo, ho reiniziato
a studiare con il mitico fai da te riprendendo abbastanza
dignitosamente una certa manualit¨¤ sullo strumento...
Esaurito questo step ho iniziato a cercare online qualcosa che
potesse darmi spunti di studio e/o un qualche corso che potesse
aiutarmi a fare lo scattino in avanti, ma alla fine, a parte
qualche rarissima eccezzione, tutto risulta troppo basato sul far
vedere piuttosto che sullo spiegare ci¨° che le mani debbono
fare...
Ieri, per una serie di casualit¨¤/incontri, ho iniziato un percorso
in presenza con un insegnante e, davvero, in un'oretta fatta bene
mi si ¨¨ aperto un mondo e, soprattutto, ne ho da studiare per
almeno 3 settimane buone...
Tutto questo per dire cosa direte voi?
Fondamentalmente nulla di nuovo sotto il sole, semplicemente una
riflessione banale, forse anacronistica, ma l'¨¬insegnante in
presenza, davanti a te, che ti corregge l'impostazione delle mani,
che ti spiega per bene certe cose, facendotele realmente vedere,
impugnatura del plettro per dare colore, insomma, come si dice a
bologna, lezioni alla vecchia, resta il top per poter avere quegli
scatti in avanti che servono per continuare a crescere e vedere
una passione sempre pi¨´ produttiva e soddisfacente...
Scusate il pippone, ma dopo anni ed anni, reiniziare con un
insegnante mi ha caricato a pallettoni!
Ciao!
Vainer
|
Lezioni in presenza vs lezioni online...
Buongiorno a tutti,
innanzitutto do il benvenuto ai nuovi iscritti che iniziano ad
arrivare copiosi...
In seconda battuta, vorrei buttare li uno spunto di riflessione,
quantomai banale se volete, ma che diventa abbastanza consueto in un
periodo dove le fantomatiche lezioni online, soprattutto su youtube,
pullulano e risultano abbastanza tentatrici per chi ha voglia di
mettersi li, sullo strumento a studiare...
Ora, da circa un paio d'anni, ho ripreso in mano le mie chitarre e,
rifacendomi a ci¨° che oltre 25 anni fa studiavo, ho reiniziato a
studiare con il mitico fai da te riprendendo abbastanza
dignitosamente una certa manualit¨¤ sullo strumento...
Esaurito questo step ho iniziato a cercare online qualcosa che
potesse darmi spunti di studio e/o un qualche corso che potesse
aiutarmi a fare lo scattino in avanti, ma alla fine, a parte qualche
rarissima eccezzione, tutto risulta troppo basato sul far vedere
piuttosto che sullo spiegare ci¨° che le mani debbono fare...
Ieri, per una serie di casualit¨¤/incontri, ho iniziato un percorso
in presenza con un insegnante e, davvero, in un'oretta fatta bene mi
si ¨¨ aperto un mondo e, soprattutto, ne ho da studiare per almeno 3
settimane buone...
Tutto questo per dire cosa direte voi?
Fondamentalmente nulla di nuovo sotto il sole, semplicemente una
riflessione banale, forse anacronistica, ma l'¨¬insegnante in
presenza, davanti a te, che ti corregge l'impostazione delle mani,
che ti spiega per bene certe cose, facendotele realmente vedere,
impugnatura del plettro per dare colore, insomma, come si dice a
bologna, lezioni alla vecchia, resta il top per poter avere quegli
scatti in avanti che servono per continuare a crescere e vedere una
passione sempre pi¨´ produttiva e soddisfacente...
Scusate il pippone, ma dopo anni ed anni, reiniziare con un
insegnante mi ha caricato a pallettoni!
Ciao!
Vainer
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