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Re: Teoria musicali, basi per chitarra
¿ªÔÆÌåÓýComunque Roberto sai ¨¨ interessante questo scambio ,anche per capire come insegnare al meglio questo strumento, non ¨¨ affatto scontato e poi provare a farlo attraverso delle mail ¨¨ davvero complicato. Il feedback ¨¨ fondamentale da parte di chi apprende e chi insegna ovviamente su quello si basa per capire come procedere, feedback che ovviamente qui ¨¨ difficile da cogliere! Quindi speriamo che i feedback arrivino cos¨¬ anche da capire come migliorare lo scambio di informazioni, fermo restando che poi le questioni teoriche ovviamente sono importantissime, ?ma prima di tutto lo strumento lo si deve riuscire a suonare, bisogna capire che suoni si riescono a produrre. Abbracci ancora e buona serata Il giorno 3 ott 2023, alle ore 19:50, Roberto Abutzu <roberto@...> ha scritto:
? Ciao Valeria. Credo tu abbia assolutamente ragione. A volte sbaglio io a descriver cose troppo avanzate. Forse perch¨¦ il barr¨¦ ¨¨ stata una delle prime cose che mi hanno insegnato. Per¨° ¨¨ vero che ¨¨ meglio prima portare gli accordi base e qualche canzone per divertirsi. Star¨° pi¨´ attento. Non era mia intenzione esagerare. Abbraccio ? Da: [email protected] <[email protected]> Per conto di Valeria Papa via groups.io ? Ciao Roberto e scusami per l¡¯intrusione, ma anche ieri volevo scriverti che secondo me scrivere cos¨¬ tanto pu¨° scoraggiare i neofiti della ?chitarra che ha come sua caratteristica principale proprio quella di essere facilmente suonabile anche solo conoscendo pochi accordi. Va ?bene che sai di scrivere tanto, ?per¨° se vuoi fare una cosa utile, ?secondo me devi procedere lentamente, a piccole dosi e senza ?complicare troppo, poi le cose si capiranno bene strada facendo. ?Inutile, ad esempio, parlare gi¨¤ del barre che ¨¨ uno scoglio che si supera gradualmente, riuscendo prima a trovare soddisfazione con accordi che non richiedono ?uno sforzo del genere. Questa ¨¨ stata ?anche la mia esperienza con la chitarra, ?molto graduale e da subito con gratificazioni perch¨¦ basta veramente poco per riuscire a cantarci su un brano che ci piace. Abbracci e buona serata ? ? ? ?
? Ciao Vince. Certo, metteremo gli accordi base per¨° con le spiegazioni e ora ti spiego a te e a chi serve. Imparare a memoria gli accordi, intendo le forme, serve s¨¬ ma ¨¨ fondamentale comprenderne il senso. Attenzione: Leggi con calma e al massimo chiedi cosa non ti ¨¨ chiaro. ? ? Intendo che ogni forma, esempio quella di la minore, ha quella diteggiatura in quella posizione per un motivo. Non intendo che tu debba impararti ogni singola nota di ogni accordo, devi imparare la forma, quindi capire come utilizzare quella forma per altri accordi. E qui, poi lascer¨° ai maestri i dettagli, provo a spiegarti cosa intendo prendendo come esempio il: CAGDE. Sono cinque lettere che in inglese identificano 5 note, nel caso di questa tecnica, 5 forme. C ¨¨ la forma di Do che conoscete tutti A, la forma di La. G la forma di Sol. D la forma di Re E la forma di mi. Per forma intendo proprio come posizionate le dita nella chitarra quando fate questi accordi. Il CAGDE lo spiegheremo meglio in seguito. Veniamo agli accordi. Ipotizziamo la maggiore nella forma classica al secondo tasto premendo le corde3, 4, 5, partendo dall¡¯alto, premere le corde re, sol, si al secondo tasto. Ecco, come diceva Domenico, avanzando di un tasto alla volta, noi aumentiamo le nostre note una alla volta di un semitono. In questo caso aumentiamo gli accordi. Se io la forma di La, la sposto in avanti di un semitono, usando il barr¨¦ con l¡¯indice, avr¨° il Si bemolle maggiore o La diesis. Per barr¨¦ intendo il dito indice disteso su un tasto, un tasto vuoto e poi la forma di la. aumento di un altro semitono, un tasto nuovamente, avr¨° il si maggiore. Questo poi per tutto il manico, per tutti i 12 accordi che corrispondono alle 12 note. Voglio dirti che tu impari una forma, il? La maggiore ma spostandola nel manico, avrai la possibilit¨¤ di fare 12 accordi maggiori usando sempre la stessa forma, quella di La maggiore. Complicato da capire via mail. Andiamo avanti. La maggiore e La minore. Nella forma che conosci basta spostare il dito anulare indietro di un tasto e avrai il La minore. Naturalmente dovrai cambiare l¡¯ordine delle dita. Un accordo pi¨´ semplice. Il Mi maggiore, o Mi minore. Dalla forma che conosci, basta sollevare il dito indice per passare da accordo maggiore ad accordo minore. Quello che intendo dirti ¨¨ che queste forme, il modo come tu posizioni le dita, usando il barr¨¦ e avanzando un tasto alla volta, un semitono alla volta poi riesci a fare anche gli altri accordi mantenendo la stessa forma. Se prendo la forma di mi maggiore e la sposto di un semitono in avanti, avr¨° il fa maggiore. Resto dove sono e levo il medio, l¡¯indice ¨¨ impegnato per il barr¨¦, avr¨° il fa minore. Avanziamo ancora di due tasti, un tono dal fa al sol. Il barr¨¦ sar¨¤ al terzo tasto e dal quarto posizioni la forma di mi maggiore che conosci. Hai appena fatto il sol maggiore. Poi scriveremo anche le diteggiature. Ma se assimili questo concetto, tutto diventa pi¨´ semplice. Basta imparare a memoria le prime due corde, dove sono le note e da quelle fai l¡¯accordo. Due esempi: Faccio il barr¨¦ al quinto tasto e faccio la forma di mi maggiore: Ottengo un la maggiore perch¨¦ la corda pi¨´ grossa, premuta al quinto tasto mi genera un La. Passiamo alla quinta corda, e premiamo il barr¨¦ al quinto tasto. Il sesto tasto rimane vuoto e al settimo ci mettiamo la forma di la che conosci. Avrai un re maggiore perch¨¦ nella quinta corda, al tasto cinque, abbiamo un re. Riassumendo, impara le diteggiature degli accordi ma sappi che puoi trasportarle per generare altri accordi. ? Cosa ¨¨ un accordo? Sono tre note, che vengono suonate contemporaneamente. Esistono anche gli accordi con pi¨´ di tre note ma non incasiniamoci la vita ora. Tre note, uguale a triadi. Una triade ¨¨ un insieme di note formata da: Prima, terza, quinta. Esistono altre triadi, prima, terza, settima ma adesso non ¨¨ il caso. Triade significa tre note, adesso qui sono: prima, terza e quinta. ? E adesso fate attenzione: Utilizziamo la scala di Do maggiore. Do, Re, Mi, Fa, Sol, Si Sono sette e vanno contate partendo dal Do come numero uno. Prima: nota fondamentale che da il nome all¡¯accordo, in questa scala il Do. Terza, la nota che ¨¨ al terzo posto nella scala, contando abbiamo il Mi. Quinta, la nota che ¨¨ al quinto posto nella scala, il Sol. ? L¡¯accordo di Do quindi ¨¨ formato da: Do, Mi, Sol. Se analizziamo l¡¯accordo di do maggiore che conoscete tutti avremo le seguenti note partendo dall¡¯alto. Mi, Do, Mi, sol, do, mi Vedete che alla fine sono le tre note dell¡¯accordo? Accordi maggiori e minori. ? Questo ¨¨ un accordo maggiore perch¨¦ la distanza tra la prima e la terza ¨¨ di due toni, 4 tasti della chitarra. A volte per¨° troviamo anche gli accordi minori. In questi casi, l¡¯accordo minore, significa che la terza nota ¨¨ a una distanza dalla prima di un tono e mezzo, 3 tasti della chitarra. Un esempio pu¨° essere il re minore: Re, Fa, La. Se contate, tra il re e il fa abbiamo un tono e mezzo, tre tasti. Quindi questo ¨¨ un accordo minore. ? Poi vedremo come creare gli accordi da una scala. La terza nota, la quinta, ¨¨ sempre a 3 toni e mezzo dalla prima. Queste cose vanno imparate a memoria. Adesso imparate solo la differenza tra accordo maggiore o minore. Noi, potremo, utilizzando la scala di Do, creare 7 accordi Spiegazione che ¨¨ complessa e che spiegheremo in futuro. Chiedete cosa non vi ¨¨ chiaro e soprattutto imparate le note delle prime due corde, almeno sino al settimo tasto. Abbraccio Da: [email protected] <[email protected]> Per conto di vincenzo gramuglia ? Ciao, io sono uno di quelli alle prime armi, credo sia utile, mettere qu¨¬ per iscritto e mi riferisco agli accordi come vanno posizionate le dita per fare un accordo. Sar¨¤ una cosa banale ma credo che anche scritto questa cosa potrebbe funzionare. Il 02/10/2023 17:16, Roberto Abutzu ha scritto:
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