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Ciao Gente.
Far¨° una premessa che non
ripeter¨°.
Non ¨¨ mia intenzione sostituirmi
ai maestri, qui dentro ci sono professionisti che a
livello didattico ne sanno pi¨´ di me.
A me, come ho sempre fatto nella
mia vita, fa solo piacere aiutare gli altri.
Se sbaglio qualcosa, fatemelo
notare subito.
Questo far¨¤ crescere anche me.
Allora, partirei da qualcuno che
ha comprato una chitarra ieri. Questo, come ho detto
in un mio messaggio precedente, iniziamo dalle basi.
Attenzione, sappiate che io sono
logorroico nei miei scritti.
Ho pubblicato il mio primo
romanzo il 3 giugno. La casa editrice insisteva di
accorciare il racconto, nulla da fare, sono venute
fuori 512 pagine. Sono cos¨¬, scrivo tanto e non
cambio. ??
Chiedo ai principianti di
salvarsi queste nozioni in modo da non doverle
ripetere e magari mandarle ai nuovi iscritti che
verranno.
Note della chitarra:
Intendo dire le note che ha la
chitarra quando la suoniamo a vuoto, senza premere
nessun tasto.
Una informazione solo da
ricordare che vedremo poi. La chitarra ¨¨ accordata
in quarte, vedremo in futuro cosa significa.
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Note della chitarra:
Partiamo dalla corda pi¨´ grossa,
quella in alto:
Mi
La
Re
Sol
Si
Mi ( chiamato anche mi cantino)
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Importante che la chitarra sia
sempre accordata, una nota per Vince, per riuscire
pian piano ad assimilare le varie sonorit¨¤. Intendo
dire che non si suona con una chitarra scordata.
Per accordare una chitarra, come
ha proposto Vainer, esistono dei sistemi o app nei
cellulari, accessibili, che ci permettono di
accordare una chitarra.
Io, cavernicolo come sono,
utilizzo ancora il Diapason. Questo strumento genera
il La e, tramite la pressione di alcune corde, ¨¨
possibile accordare lo strumento a orecchio.
Personalmente, agli inizi, sono
favorevole al diapason solo perch¨¦ in parte sviluppa
l¡¯orecchio. Anche ascoltare la nota o il suono ¨¨
importante. Mi son capitati chitarristi che
suonavano scordati e non se ne accorgevano.
Se servir¨¤, spiegher¨° in futuro
come accordare con un diapason.
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Procediamo:
Il manico della nostra chitarra ¨¨
diviso da tasti. Ogni tasto, premendo la corda
corrispondente, ci da una nota diversa.
Quindi ¨¨ fondamentale aver idea
cosa facciamo quando premiamo un tasto, una corda
intendo.
Una chitarra pu¨° avere pi¨´ tasti,
da 18 suonabili a 24, esempio le chitarre
elettriche.
Per suonabili intendo che siano
facilmente raggiungibili senza doversi slogare il
polso.
Ma parliamo dei primi 12 tasti,
potremo chiamarla una ottava completa.
Completa perch¨¦ le note sono 12
indipendentemente da quello che ci hanno insegnato
all¡¯asilo.
Infatti, nelle scuole noi abbiamo
sempre sentito:
Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.
In realt¨¤ le note sono 12. E
sono:
Do, do diesis, re, re diesis, mi,
fa, fa diesis, sol, sol diesis, la, la diesis, si.
Vorrei ricordarvi che dopo
l¡¯ultima nota, in questo caso il Si, ricominciano le
note dall¡¯inizio. Dopo il Si quindi ricomincia la
scala con il Do.
Ho scritto volontariamente la
parola Diesis ma in molti canzonieri o partiture
troverete un cancelletto.
A volte, nei canzonieri o
partiture troverete degli accordi con la lettera B
dopo il nome dell¡¯accordo.
Vuol dire Bemolle e si intende
che una scala, come quella scritta sopra, se letta
in ordine, le note possono chiamarsi Diesis.
La stessa scala, letta in senso
inverso, dal Si che ¨¨ la settima, al Do che ¨¨ la
prima, possono chiamarsi Bemolle.
Spiegazione:
Dal Fa al Sol, ho un tono e la
nota in mezzo ¨¨ il Fa Diesi.
Se leggo andando indietro, dal
Sol al Fa, la nota in mezzo sar¨¤ il Sol bemolle.
Tornando indietro, mantengo la
nota ultima e gli attribuisco il termine bemolle.
Esistono casi per¨° nelle
partiture che diesis e bemolli hanno delle regole
per nominarli correttamente. Lascio ai maestri
queste spiegazioni.
Riassumendo:
Fa diesis e Sol bemolle sono la
stessa nota. ?
Sol diesis e la bemolle sono la
stessa nota.
Re diesis e mi bemolle sono la
stessa nota.
Dipende, nella teoria musicale,
il senso di come leggiamo la scala o gli accordi.
Avanti o indietro per spiegare semplice.
Ripeto che lascio ai maestri
spiegare nei dettagli questo concetto.
Quello che dovete sapere ¨¨:
In uno spartito troviamo un Fa
diesis maggiore, un accordo.
In un altro troviamo: Sol
Bemolle, un altro accordo.
Questi due accordi sono uguali e
hanno la stessa forma.
Ora mi fermo e aspetto che mi
diciate se vi ho spiegato bene, Io non lo so questo.
Al massimo preciso.
E attendo i maestri per spiegare
meglio queste nozioni.
Abbraccio
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Sono sette. Allora, perch¨¦ i
tasti sono dodici? E non 14?
Dobbiamo imparare le distanze tra
le note.
Parliamo sempre della chitarra e
del suo manico.
Tra un tasto e l¡¯altro, il
successivo o il precedente, abbiamo una distanza.
Questa distanza si chiama: Semitono.
Se nel manico della chitarra mi
sposto di due tasti, otterr¨° la distanza di un tono.
Chiarito questo concetto, un
tasto si sposta di un semitono, due tasti di un
tono, andiamo a verificare a cosa servono.
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Torniamo all¡¯asilo e analizziamo
questa scala:
Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.
Sono sempre 7.
Vediamo le distanze tra queste
note, importante imparare queste distanze a memoria.
E queste distanze sono uguali per tutti gli
strumenti musicali.
Do-re= un tono, due tasti.
Re-Mi, un tono, due tasti
Mi-Fa, un semitono, un tasto.
Fa-Sol, un tono, 2 tasti.
Sol-La, un tono, due tasti.
La-Si, un tono, due tasti.
Si-Do, un semitono, un tasto.
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Riassumendo, in una scala di
note, questa ¨¨ una scala di Do, le distanze sono:
Tono, tono, semitono, tono, tono,
tono, semitono.
Difficile da memorizzare ma
mettetevi d¡¯impegno perch¨¦ ¨¨ importante.
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Un consiglio che do a tutti i
principianti, a parte imparare queste regole sopra,
¨¨ di memorizzare le prime due corde, quelle pi¨´
grosse nei vari tasti ?della tastiera.
Questo ¨¨ fondamentale per poi
fare gli accordi base usando la nota scelta come
fondamentale.
Per fondamentale intendo che, se
facciamo un accordo di Do, la fondamentale ¨¨ il Do.
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Partiamo dalla corda pi¨´ grossa,
il Mi e proviamo a imparare le note sul manico.
A vuoto la corda pi¨´ grossa
produce un Mi.
Premiamo il tasto successivo, al
primo capotasto nella corda del mi e avremo un fa.
Spostiamoci al terzo capotasto e
avremo un Sol.
Spostiamoci al quinto capotasto e
avremo un la.
Per ora fermiamoci qui e passiamo
alla quinta corda, il la.
Premiamo la quinta corda a vuoto
e avremo il La.
Premiamo sul secondo tasto,
sempre nella corda di La, avremo un Si.
Al terzo avremo un Do.
Al quinto avremo un Re.
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Non serve per ora andare oltre.
Impariamo poco alla volta ma impariamolo bene,
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