¿ªÔÆÌåÓý

ctrl + shift + ? for shortcuts
© 2025 Groups.io

Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Ma perch¨¨ Mauri, che colpa ne ha la lista? E, se abbandoni, come si pu¨° dialogare?
--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
Captain Battaglia.

Il giorno 26 ago 2024, alle ore 09:54, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:

?Ciao Max, non ho capito il senso di questo messaggio. Dici che Bersan fa il paladino degli ipo ma di suo non lo ¨¨, e poi? Cio¨¨, cosa significa? Chiedo per amore del confronto.
--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
Captain Battaglia.

Il giorno 26 ago 2024, alle ore 09:31, Mauri Soppelsa <maurisopplesa56@...> ha scritto:

?
Dopo aver letto un messaggio del genere: totalmmente fuori tema, e indubbiamente diffamatorio, decido di abbandonare tale lista.

Maurizio Soppelsa.

***

Il 25/08/2024 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io ha scritto:
Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.








Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Ciao Max, non ho capito il senso di questo messaggio. Dici che Bersan fa il paladino degli ipo ma di suo non lo ¨¨, e poi? Cio¨¨, cosa significa? Chiedo per amore del confronto.
--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
Captain Battaglia.

Il giorno 26 ago 2024, alle ore 09:31, Mauri Soppelsa <maurisopplesa56@...> ha scritto:

?
Dopo aver letto un messaggio del genere: totalmmente fuori tema, e indubbiamente diffamatorio, decido di abbandonare tale lista.

Maurizio Soppelsa.

***

Il 25/08/2024 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io ha scritto:
Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.




Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Ciao Erica,

hai ragione, ho sbaghliato, e me ne scuso...

D'altronde, con tutti questi passaggi tra vedenti, non-vedenti e ipo-vedenti, mi sono confuso!
:-) (sorriso)!

----- Original Message -----
From: "Erica Pezzolato" <pezzolerica@...>
To: <[email protected]>
Sent: Monday, August 26, 2024 9:18 AM
Subject: Re: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI


Ciao Massimo,
nella tua precedente mail riferendoti a Bersan, scrivi:

"Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei."

e poi scrivi:

"Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente, ma a tutti gli effetti tu non lo sei."

Se non ¨¨ ipovedente e non ¨¨ non vedente, cos'¨¨ Bersan?

Ad ogni modo, credo che tu sia andato fuori tema. Che l'autore della mail sia vedente, ipovedente o cieco, ¨¨ poco rilevante: l'autore ha espresso il suo pensiero, motivandolo, puoi condividerlo oppure no, puoi provare a convincerlo che sbaglia, portando argomentazioni, facendo esempi e creando una discussione interessante per tutti e costruttiva.


Il 25/08/2024 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io ha scritto:
Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.

----- Original Message ----- From: "Bersan via groups.io" <bersanvrioni@...>
To: <[email protected]>; <[email protected]>
Sent: Saturday, August 24, 2024 10:31 PM
Subject: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI


SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE
INCLUSIVI
INTRODUZIONE

Mi chiamo Bersan Vrioni, sono uno scacchista non vedente, cinque volte
Campione Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti, Presidente
dell'ASCID
(Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani), nonch¨¦
Rappresentante per l'Italia all'IBCA (International Braille Chess
Association), suprema
autorit¨¤ mondiale degli scacchi per ciechi e ipovedenti. Scrivo per
esprimere la mia opinione in merito ad un dibattito che, sia nel passato che
di recente,
ha animato la comunit¨¤ degli scacchisti ciechi e ipovedenti. Vorrei portare
questo tema all'attenzione anche degli scacchisti senza disabilit¨¤ visiva,
dei disabili visivi che non sono scacchisti e, di chiunque sia interessato
all'argomento, con l'auspicio di farli riflettere in merito e magari sentire
la loro opinione. Si discute sul'opportunit¨¤ di organizzare tornei aperti a
giocatori con diversa capacit¨¤ visiva, in cui tutti siano tenuti a giocare
bendati. I sostenitori di tale modalit¨¤ ritengono che cos¨¬ la competizione
sarebbe equa, si giocherebbe ad armi pari; i ciechi non possono imparare a
vedere,
chi vede pu¨° imparare a toccare. Infatti, dal 22 al 24 marzo 2024, presso
l'Accademia Scacchi Milano, si ¨¨ tenuto un torneo di scacchi aperto a ciechi
e ipovedenti, dove per regolamento, tutti i partecipanti erano tenuti a
giocare bendati. Non ha partecipato nessun ipovedente, la gara si ¨¨ svolta
tra
soli ciechi.

COME GIOCANO I CIECHI A SCACCHI?

I ciechi giocano a scacchi utilizzando scacchiere e pezzi appositamente
progettati per consentire un'agevole esplorazione tattile della posizione.
Le scacchiere
hanno dimensioni comprese tra 20 e 30 centimetri per lato, con le case nere
leggermente rialzate di qualche millimetro per essere distinguibili dalle
bianche.
Ne esistono due tipi: quelle con le case forate e i pezzi dotati di un piolo
alla base per essere ancorati alla scacchiera, e quelle magnetiche, dove sia
le case che i pezzi sono provvisti di magneti che garantiscono uno stabile
ancoraggio. I pezzi neri sono contrassegnati da una piccola capocchia
piantata
sulla sommit¨¤ che li rende distinguibili dai bianchi. Se a giocare vi ¨¨
almeno un cieco, ciascun giocatore utilizza la propria scacchiera. Questo
permette
al non vedente di esplorare la posizione dei pezzi senza disturbare
l'avversario. Le mosse vengono annunciate verbalmente, specificando il pezzo
e la casa
di destinazione (ad esempio, "Cavallo in F3"). Dopo ogni mossa, ciascun
giocatore la esegue sulla sua scacchiera, sia la propria che quella
dell'avversario,
in modo che entrambe le scacchiere riflettano la stessa posizione in ogni
momento. Questa ¨¨ una modalit¨¤ regolamentata dalla FIDE (Federazione
Scacchistica
internazionale), da non confondere con gli scacchi "alla cieca". Gli scacchi
"alla cieca" sono una variante (non standard) del gioco degli scacchi in cui
si gioca senza scacchiera, ovvero senza poterla ne vedere ne toccare.

IL CIECHO NON PUO' IMPARARE A VEDERE: CHI VEDE POTREBBE IMPARARE A TOCARE?

Per una persona cieca, il tatto ¨¨ un mezzo fondamentale per interagire con
il mondo. Imparare a utilizzarlo in modo sempre pi¨´ efficace richiede il
coinvolgimento
di diversi processi cognitivi e dinamici, che si perfezionano nel tempo.
Questo non per poter giocare a scacchi, ma perch¨¦ gli ¨¨ indispensabile per
la
vita quotidiana: per orientarsi nello spazio, riconoscere gli oggetti,
leggere, scrivere e molto altro ancora. Affinch¨¦ chi vede possa sviluppare
³Ü²Ô'²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤
comparabile, non basterebbe di certo indossare una benda durante le partite
di un torneo; dovrebbe vivere ogni giorno della sua vita, per anni, con
questa
privazione sensoriale.

CHI VEDE, DA BENDATO, GIOCHEREBBE CONTRO UN CIECHO AD ARMI PARI?

Privare della vista chi normalmente vede, anche se solo parzialmente, non lo
pone nelle stesse condizioni di un cieco; rappresenterebbe un'enorme
penalizzazione
per lui. Egli non pu¨° raccogliere informazioni sulla collocazione dei pezzi
e le relazioni spaziali tra essi attraverso il tatto, semplicemente perch¨¦
non ha mai avuto la necessit¨¤ di sviluppare tale capacit¨¤. Per ci¨°, da
bendato sarebbe costretto a giocare "alla cieca", ovvero affrontare una
sfida cognitiva
di gran lunga superiore a quelle affrontate dai giocatori ciechi che possono
utilizzare il tatto. Inoltre, gli risulterebbe estremamente difficile
eseguire
correttamente le proprie e altrui mosse sulla scacchiera, o consultare
l'orologio. Dovrebbe anche imparare a gestire un registratore vocale per
annotare
le mosse, senza l'ausilio della vista e senza l'esperienza che i non vedenti
hanno maturato nel tempo per poterlo fare.

COSA DICONO A PROPOSITO I REGOLAMENTI FIDE?

La prefazione delle regole degli scacchi recita: "Le Regole degli scacchi
non possono coprire tutte le possibili situazioni che possono sorgere
durante
una partita, n¨¦ possono regolare tutte le questioni amministrative. Laddove
i casi non siano esattamente regolati da un Articolo delle Regole, dovrebbe
essere possibile raggiungere una corretta decisione studiando analoghe
situazioni che sono affrontate nelle Regole". Le "Linee guida sul
trattamento dei
giocatori di scacchi disabili" prevedono la possibilit¨¤ per i giocatori
ipovedenti, di poter utilizzare apposite lampade, per illuminare
ulteriormente
la propria scacchiera e, ovviamente, facendo il modo che ci¨° non disturbi
l'avversario. Immaginiamo che sia indetto un torneo il cui regolamento,
vieta
a priori ai giocatori ipovedenti di utilizzare la lampada per illuminare la
propria scacchiera. °ä¾±¨° contrasterebbe con le succitate linee guida della
FIDE
e il torneo non andrebbe omologato. A maggior ragione, un torneo che impone
di bendare i giocatori ipovedenti dovrebbe essere considerato inaccettabile.

CONCLUSIONI

Gli scacchi sono un gioco di strategia, riflessione e intelligenza, che
storicamente ha unito persone di diverse culture, et¨¤, genere e abilit¨¤. Non
¨¨
uno sport adattato esclusivamente per i ciechi, ma un'attivit¨¤ accessibile
anche a chi non pu¨° vedere. Come scacchista non vedente, sono orgoglioso di
praticare questa disciplina che, ci permette di competere in tutti i tornei
come qualsiasi altro giocatore, seguendo le stesse regole, concorrendo per
gli stessi titoli e partecipando allo stesso circuito di rating mondiale. A
mio avviso, piuttosto che promuovere una vera integrazione, far giocare
bendato
contro i ciechi chi vede, rischia di trasformare l'intrinseco potere
inclusivo degli scacchi in ghettizzazione. L'inclusione non si ottiene
bendando chi
vede, ma aiutando gli scacchisti non vedenti a superare gli ostacoli che
possono incontrare nella pratica di questa disciplina. Una idea interessante
potrebbe
essere quella di organizzare manifestazioni dimostrative dove invitare
persone non cieche a indossare una benda ed esplorare la scacchiera tattile.
°ä¾±¨°
non per insegnare a giocare senza vedere, ma per far comprendere il grande
sforzo e l'impegno che noi scacchisti ciechi abbiamo dovuto mettere in campo
per poter praticare questa affascinante disciplina. Tale esperienza,
potrebbe aiutare a promuovere un vero rispetto reciproco, riconoscendo il
valore delle
diverse abilit¨¤ senza la necessit¨¤ di imporre barriere artificiali nelle
competizioni vere e proprie.












Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Dopo aver letto un messaggio del genere: totalmmente fuori tema, e indubbiamente diffamatorio, decido di abbandonare tale lista.

Maurizio Soppelsa.

***

Il 25/08/2024 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io ha scritto:
Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

?Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.


Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Ciao Massimo,
nella tua precedente mail riferendoti a Bersan, scrivi:

"Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei."

e poi scrivi:

"Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente, ma a tutti gli effetti tu non lo sei."

Se non ¨¨ ipovedente e non ¨¨ non vedente, cos'¨¨ Bersan?

Ad ogni modo, credo che tu sia andato fuori tema. Che l'autore della mail sia vedente, ipovedente o cieco, ¨¨ poco rilevante: l'autore ha espresso il suo pensiero, motivandolo, puoi condividerlo oppure no, puoi provare a convincerlo che sbaglia, portando argomentazioni, facendo esempi e creando una discussione interessante per tutti e costruttiva.

Il 25/08/2024 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io ha scritto:
Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

?Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.

----- Original Message ----- From: "Bersan via groups.io" <bersanvrioni@...>
To: <[email protected]>; <[email protected]>
Sent: Saturday, August 24, 2024 10:31 PM
Subject: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI


SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE
INCLUSIVI
INTRODUZIONE

Mi chiamo Bersan Vrioni, sono uno scacchista non vedente, cinque volte
Campione Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti, Presidente
dell'ASCID
(Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani), nonch¨¦
Rappresentante per l'Italia all'IBCA (International Braille Chess
Association), suprema
autorit¨¤ mondiale degli scacchi per ciechi e ipovedenti. Scrivo per
esprimere la mia opinione in merito ad un dibattito che, sia nel passato che
di recente,
ha animato la comunit¨¤ degli scacchisti ciechi e ipovedenti. Vorrei portare
questo tema all'attenzione anche degli scacchisti senza disabilit¨¤ visiva,
dei disabili visivi che non sono scacchisti e, di chiunque sia interessato
all'argomento, con l'auspicio di farli riflettere in merito e magari sentire
la loro opinione. Si discute sul'opportunit¨¤ di organizzare tornei aperti a
giocatori con diversa capacit¨¤ visiva, in cui tutti siano tenuti a giocare
bendati. I sostenitori di tale modalit¨¤ ritengono che cos¨¬ la competizione
sarebbe equa, si giocherebbe ad armi pari; i ciechi non possono imparare a
vedere,
chi vede pu¨° imparare a toccare. Infatti, dal 22 al 24 marzo 2024, presso
l'Accademia Scacchi Milano, si ¨¨ tenuto un torneo di scacchi aperto a ciechi
e ipovedenti, dove per regolamento, tutti i partecipanti erano tenuti a
giocare bendati. Non ha partecipato nessun ipovedente, la gara si ¨¨ svolta
tra
soli ciechi.

COME GIOCANO I CIECHI A SCACCHI?

I ciechi giocano a scacchi utilizzando scacchiere e pezzi appositamente
progettati per consentire un'agevole esplorazione tattile della posizione.
Le scacchiere
hanno dimensioni comprese tra 20 e 30 centimetri per lato, con le case nere
leggermente rialzate di qualche millimetro per essere distinguibili dalle
bianche.
Ne esistono due tipi: quelle con le case forate e i pezzi dotati di un piolo
alla base per essere ancorati alla scacchiera, e quelle magnetiche, dove sia
le case che i pezzi sono provvisti di magneti che garantiscono uno stabile
ancoraggio. I pezzi neri sono contrassegnati da una piccola capocchia
piantata
sulla sommit¨¤ che li rende distinguibili dai bianchi. Se a giocare vi ¨¨
almeno un cieco, ciascun giocatore utilizza la propria scacchiera. Questo
permette
al non vedente di esplorare la posizione dei pezzi senza disturbare
l'avversario. Le mosse vengono annunciate verbalmente, specificando il pezzo
e la casa
di destinazione (ad esempio, "Cavallo in F3"). Dopo ogni mossa, ciascun
giocatore la esegue sulla sua scacchiera, sia la propria che quella
dell'avversario,
in modo che entrambe le scacchiere riflettano la stessa posizione in ogni
momento. Questa ¨¨ una modalit¨¤ regolamentata dalla FIDE (Federazione
Scacchistica
internazionale), da non confondere con gli scacchi "alla cieca". Gli scacchi
"alla cieca" sono una variante (non standard) del gioco degli scacchi in cui
si gioca senza scacchiera, ovvero senza poterla ne vedere ne toccare.

IL CIECHO NON PUO' IMPARARE A VEDERE: CHI VEDE POTREBBE IMPARARE A TOCARE?

Per una persona cieca, il tatto ¨¨ un mezzo fondamentale per interagire con
il mondo. Imparare a utilizzarlo in modo sempre pi¨´ efficace richiede il
coinvolgimento
di diversi processi cognitivi e dinamici, che si perfezionano nel tempo.
Questo non per poter giocare a scacchi, ma perch¨¦ gli ¨¨ indispensabile per
la
vita quotidiana: per orientarsi nello spazio, riconoscere gli oggetti,
leggere, scrivere e molto altro ancora. Affinch¨¦ chi vede possa sviluppare
³Ü²Ô'²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤
comparabile, non basterebbe di certo indossare una benda durante le partite
di un torneo; dovrebbe vivere ogni giorno della sua vita, per anni, con
questa
privazione sensoriale.

CHI VEDE, DA BENDATO, GIOCHEREBBE CONTRO UN CIECHO AD ARMI PARI?

Privare della vista chi normalmente vede, anche se solo parzialmente, non lo
pone nelle stesse condizioni di un cieco; rappresenterebbe un'enorme
penalizzazione
per lui. Egli non pu¨° raccogliere informazioni sulla collocazione dei pezzi
e le relazioni spaziali tra essi attraverso il tatto, semplicemente perch¨¦
non ha mai avuto la necessit¨¤ di sviluppare tale capacit¨¤. Per ci¨°, da
bendato sarebbe costretto a giocare "alla cieca", ovvero affrontare una
sfida cognitiva
di gran lunga superiore a quelle affrontate dai giocatori ciechi che possono
utilizzare il tatto. Inoltre, gli risulterebbe estremamente difficile
eseguire
correttamente le proprie e altrui mosse sulla scacchiera, o consultare
l'orologio. Dovrebbe anche imparare a gestire un registratore vocale per
annotare
le mosse, senza l'ausilio della vista e senza l'esperienza che i non vedenti
hanno maturato nel tempo per poterlo fare.

COSA DICONO A PROPOSITO I REGOLAMENTI FIDE?

La prefazione delle regole degli scacchi recita: "Le Regole degli scacchi
non possono coprire tutte le possibili situazioni che possono sorgere
durante
una partita, n¨¦ possono regolare tutte le questioni amministrative. Laddove
i casi non siano esattamente regolati da un Articolo delle Regole, dovrebbe
essere possibile raggiungere una corretta decisione studiando analoghe
situazioni che sono affrontate nelle Regole". Le "Linee guida sul
trattamento dei
giocatori di scacchi disabili" prevedono la possibilit¨¤ per i giocatori
ipovedenti, di poter utilizzare apposite lampade, per illuminare
ulteriormente
la propria scacchiera e, ovviamente, facendo il modo che ci¨° non disturbi
l'avversario. Immaginiamo che sia indetto un torneo il cui regolamento,
vieta
a priori ai giocatori ipovedenti di utilizzare la lampada per illuminare la
propria scacchiera. °ä¾±¨° contrasterebbe con le succitate linee guida della
FIDE
e il torneo non andrebbe omologato. A maggior ragione, un torneo che impone
di bendare i giocatori ipovedenti dovrebbe essere considerato inaccettabile.

CONCLUSIONI

Gli scacchi sono un gioco di strategia, riflessione e intelligenza, che
storicamente ha unito persone di diverse culture, et¨¤, genere e abilit¨¤. Non
¨¨
uno sport adattato esclusivamente per i ciechi, ma un'attivit¨¤ accessibile
anche a chi non pu¨° vedere. Come scacchista non vedente, sono orgoglioso di
praticare questa disciplina che, ci permette di competere in tutti i tornei
come qualsiasi altro giocatore, seguendo le stesse regole, concorrendo per
gli stessi titoli e partecipando allo stesso circuito di rating mondiale. A
mio avviso, piuttosto che promuovere una vera integrazione, far giocare
bendato
contro i ciechi chi vede, rischia di trasformare l'intrinseco potere
inclusivo degli scacchi in ghettizzazione. L'inclusione non si ottiene
bendando chi
vede, ma aiutando gli scacchisti non vedenti a superare gli ostacoli che
possono incontrare nella pratica di questa disciplina. Una idea interessante
potrebbe
essere quella di organizzare manifestazioni dimostrative dove invitare
persone non cieche a indossare una benda ed esplorare la scacchiera tattile.
°ä¾±¨°
non per insegnare a giocare senza vedere, ma per far comprendere il grande
sforzo e l'impegno che noi scacchisti ciechi abbiamo dovuto mettere in campo
per poter praticare questa affascinante disciplina. Tale esperienza,
potrebbe aiutare a promuovere un vero rispetto reciproco, riconoscendo il
valore delle
diverse abilit¨¤ senza la necessit¨¤ di imporre barriere artificiali nelle
competizioni vere e proprie.










Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

¿ªÔÆÌåÓý



Penso che se questa regola della benda passasse sarebbe comunque una disparit¨¤: ne' gli ipovedenti, ne' tanto meno i vedenti sono abituati a giocare a scacchi utilizzando solo il tatto quindi sarebbero in svantaggio rispetto a noi, quindi personalmente auspico che ognuno giochi con i mezzi che ha senza forzature. Un saluto a tutti??Il giorno 25 ago 2024, alle ore 22:37, Massimo Mc Ferri via groups.io <mm@...> ha scritto:

? ?Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.

----- Original Message ----- From: "Bersan via groups.io" <bersanvrioni@...>
To: <[email protected]>; <[email protected]>
Sent: Saturday, August 24, 2024 10:31 PM
Subject: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI


SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE
INCLUSIVI
INTRODUZIONE

Mi chiamo Bersan Vrioni, sono uno scacchista non vedente, cinque volte
Campione Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti, Presidente
dell'ASCID
(Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani), nonch¨¦
Rappresentante per l'Italia all'IBCA (International Braille Chess
Association), suprema
autorit¨¤ mondiale degli scacchi per ciechi e ipovedenti. Scrivo per
esprimere la mia opinione in merito ad un dibattito che, sia nel passato che
di recente,
ha animato la comunit¨¤ degli scacchisti ciechi e ipovedenti. Vorrei portare
questo tema all'attenzione anche degli scacchisti senza disabilit¨¤ visiva,
dei disabili visivi che non sono scacchisti e, di chiunque sia interessato
all'argomento, con l'auspicio di farli riflettere in merito e magari sentire
la loro opinione. Si discute sul'opportunit¨¤ di organizzare tornei aperti a
giocatori con diversa capacit¨¤ visiva, in cui tutti siano tenuti a giocare
bendati. I sostenitori di tale modalit¨¤ ritengono che cos¨¬ la competizione
sarebbe equa, si giocherebbe ad armi pari; i ciechi non possono imparare a
vedere,
chi vede pu¨° imparare a toccare. Infatti, dal 22 al 24 marzo 2024, presso
l'Accademia Scacchi Milano, si ¨¨ tenuto un torneo di scacchi aperto a ciechi
e ipovedenti, dove per regolamento, tutti i partecipanti erano tenuti a
giocare bendati. Non ha partecipato nessun ipovedente, la gara si ¨¨ svolta
tra
soli ciechi.

COME GIOCANO I CIECHI A SCACCHI?

I ciechi giocano a scacchi utilizzando scacchiere e pezzi appositamente
progettati per consentire un'agevole esplorazione tattile della posizione.
Le scacchiere
hanno dimensioni comprese tra 20 e 30 centimetri per lato, con le case nere
leggermente rialzate di qualche millimetro per essere distinguibili dalle
bianche.
Ne esistono due tipi: quelle con le case forate e i pezzi dotati di un piolo
alla base per essere ancorati alla scacchiera, e quelle magnetiche, dove sia
le case che i pezzi sono provvisti di magneti che garantiscono uno stabile
ancoraggio. I pezzi neri sono contrassegnati da una piccola capocchia
piantata
sulla sommit¨¤ che li rende distinguibili dai bianchi. Se a giocare vi ¨¨
almeno un cieco, ciascun giocatore utilizza la propria scacchiera. Questo
permette
al non vedente di esplorare la posizione dei pezzi senza disturbare
l'avversario. Le mosse vengono annunciate verbalmente, specificando il pezzo
e la casa
di destinazione (ad esempio, "Cavallo in F3"). Dopo ogni mossa, ciascun
giocatore la esegue sulla sua scacchiera, sia la propria che quella
dell'avversario,
in modo che entrambe le scacchiere riflettano la stessa posizione in ogni
momento. Questa ¨¨ una modalit¨¤ regolamentata dalla FIDE (Federazione
Scacchistica
internazionale), da non confondere con gli scacchi "alla cieca". Gli scacchi
"alla cieca" sono una variante (non standard) del gioco degli scacchi in cui
si gioca senza scacchiera, ovvero senza poterla ne vedere ne toccare.

IL CIECHO NON PUO' IMPARARE A VEDERE: CHI VEDE POTREBBE IMPARARE A TOCARE?

Per una persona cieca, il tatto ¨¨ un mezzo fondamentale per interagire con
il mondo. Imparare a utilizzarlo in modo sempre pi¨´ efficace richiede il
coinvolgimento
di diversi processi cognitivi e dinamici, che si perfezionano nel tempo.
Questo non per poter giocare a scacchi, ma perch¨¦ gli ¨¨ indispensabile per
la
vita quotidiana: per orientarsi nello spazio, riconoscere gli oggetti,
leggere, scrivere e molto altro ancora. Affinch¨¦ chi vede possa sviluppare
³Ü²Ô'²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤
comparabile, non basterebbe di certo indossare una benda durante le partite
di un torneo; dovrebbe vivere ogni giorno della sua vita, per anni, con
questa
privazione sensoriale.

CHI VEDE, DA BENDATO, GIOCHEREBBE CONTRO UN CIECHO AD ARMI PARI?

Privare della vista chi normalmente vede, anche se solo parzialmente, non lo
pone nelle stesse condizioni di un cieco; rappresenterebbe un'enorme
penalizzazione
per lui. Egli non pu¨° raccogliere informazioni sulla collocazione dei pezzi
e le relazioni spaziali tra essi attraverso il tatto, semplicemente perch¨¦
non ha mai avuto la necessit¨¤ di sviluppare tale capacit¨¤. Per ci¨°, da
bendato sarebbe costretto a giocare "alla cieca", ovvero affrontare una
sfida cognitiva
di gran lunga superiore a quelle affrontate dai giocatori ciechi che possono
utilizzare il tatto. Inoltre, gli risulterebbe estremamente difficile
eseguire
correttamente le proprie e altrui mosse sulla scacchiera, o consultare
l'orologio. Dovrebbe anche imparare a gestire un registratore vocale per
annotare
le mosse, senza l'ausilio della vista e senza l'esperienza che i non vedenti
hanno maturato nel tempo per poterlo fare.

COSA DICONO A PROPOSITO I REGOLAMENTI FIDE?

La prefazione delle regole degli scacchi recita: "Le Regole degli scacchi
non possono coprire tutte le possibili situazioni che possono sorgere
durante
una partita, n¨¦ possono regolare tutte le questioni amministrative. Laddove
i casi non siano esattamente regolati da un Articolo delle Regole, dovrebbe
essere possibile raggiungere una corretta decisione studiando analoghe
situazioni che sono affrontate nelle Regole". Le "Linee guida sul
trattamento dei
giocatori di scacchi disabili" prevedono la possibilit¨¤ per i giocatori
ipovedenti, di poter utilizzare apposite lampade, per illuminare
ulteriormente
la propria scacchiera e, ovviamente, facendo il modo che ci¨° non disturbi
l'avversario. Immaginiamo che sia indetto un torneo il cui regolamento,
vieta
a priori ai giocatori ipovedenti di utilizzare la lampada per illuminare la
propria scacchiera. °ä¾±¨° contrasterebbe con le succitate linee guida della
FIDE
e il torneo non andrebbe omologato. A maggior ragione, un torneo che impone
di bendare i giocatori ipovedenti dovrebbe essere considerato inaccettabile.

CONCLUSIONI

Gli scacchi sono un gioco di strategia, riflessione e intelligenza, che
storicamente ha unito persone di diverse culture, et¨¤, genere e abilit¨¤. Non
¨¨
uno sport adattato esclusivamente per i ciechi, ma un'attivit¨¤ accessibile
anche a chi non pu¨° vedere. Come scacchista non vedente, sono orgoglioso di
praticare questa disciplina che, ci permette di competere in tutti i tornei
come qualsiasi altro giocatore, seguendo le stesse regole, concorrendo per
gli stessi titoli e partecipando allo stesso circuito di rating mondiale. A
mio avviso, piuttosto che promuovere una vera integrazione, far giocare
bendato
contro i ciechi chi vede, rischia di trasformare l'intrinseco potere
inclusivo degli scacchi in ghettizzazione. L'inclusione non si ottiene
bendando chi
vede, ma aiutando gli scacchisti non vedenti a superare gli ostacoli che
possono incontrare nella pratica di questa disciplina. Una idea interessante
potrebbe
essere quella di organizzare manifestazioni dimostrative dove invitare
persone non cieche a indossare una benda ed esplorare la scacchiera tattile.
°ä¾±¨°
non per insegnare a giocare senza vedere, ma per far comprendere il grande
sforzo e l'impegno che noi scacchisti ciechi abbiamo dovuto mettere in campo
per poter praticare questa affascinante disciplina. Tale esperienza,
potrebbe aiutare a promuovere un vero rispetto reciproco, riconoscendo il
valore delle
diverse abilit¨¤ senza la necessit¨¤ di imporre barriere artificiali nelle
competizioni vere e proprie.












Re: SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

Carissimo bersan,
Agli occhi di chi ti non conosce, sembri un perfetto paladino dei diritti degli ipo-vedenti.

Ma chi ti conosce, sa' perfettamente che tu un ipo-vedente non lo sei.

Potresti anche avere il certificato della commissione oculistica, che ti dichiara non-vedente,
ma a tutti gli effetti tu non lo sei.

Mi dispiace molto doverlo dire, ma e' proprio cosi.

----- Original Message -----
From: "Bersan via groups.io" <bersanvrioni@...>
To: <[email protected]>; <[email protected]>
Sent: Saturday, August 24, 2024 10:31 PM
Subject: [c4b] SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI


SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE
INCLUSIVI
INTRODUZIONE

Mi chiamo Bersan Vrioni, sono uno scacchista non vedente, cinque volte
Campione Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti, Presidente
dell'ASCID
(Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani), nonch¨¦
Rappresentante per l'Italia all'IBCA (International Braille Chess
Association), suprema
autorit¨¤ mondiale degli scacchi per ciechi e ipovedenti. Scrivo per
esprimere la mia opinione in merito ad un dibattito che, sia nel passato che
di recente,
ha animato la comunit¨¤ degli scacchisti ciechi e ipovedenti. Vorrei portare
questo tema all'attenzione anche degli scacchisti senza disabilit¨¤ visiva,
dei disabili visivi che non sono scacchisti e, di chiunque sia interessato
all'argomento, con l'auspicio di farli riflettere in merito e magari sentire
la loro opinione. Si discute sul'opportunit¨¤ di organizzare tornei aperti a
giocatori con diversa capacit¨¤ visiva, in cui tutti siano tenuti a giocare
bendati. I sostenitori di tale modalit¨¤ ritengono che cos¨¬ la competizione
sarebbe equa, si giocherebbe ad armi pari; i ciechi non possono imparare a
vedere,
chi vede pu¨° imparare a toccare. Infatti, dal 22 al 24 marzo 2024, presso
l'Accademia Scacchi Milano, si ¨¨ tenuto un torneo di scacchi aperto a ciechi
e ipovedenti, dove per regolamento, tutti i partecipanti erano tenuti a
giocare bendati. Non ha partecipato nessun ipovedente, la gara si ¨¨ svolta
tra
soli ciechi.

COME GIOCANO I CIECHI A SCACCHI?

I ciechi giocano a scacchi utilizzando scacchiere e pezzi appositamente
progettati per consentire un'agevole esplorazione tattile della posizione.
Le scacchiere
hanno dimensioni comprese tra 20 e 30 centimetri per lato, con le case nere
leggermente rialzate di qualche millimetro per essere distinguibili dalle
bianche.
Ne esistono due tipi: quelle con le case forate e i pezzi dotati di un piolo
alla base per essere ancorati alla scacchiera, e quelle magnetiche, dove sia
le case che i pezzi sono provvisti di magneti che garantiscono uno stabile
ancoraggio. I pezzi neri sono contrassegnati da una piccola capocchia
piantata
sulla sommit¨¤ che li rende distinguibili dai bianchi. Se a giocare vi ¨¨
almeno un cieco, ciascun giocatore utilizza la propria scacchiera. Questo
permette
al non vedente di esplorare la posizione dei pezzi senza disturbare
l'avversario. Le mosse vengono annunciate verbalmente, specificando il pezzo
e la casa
di destinazione (ad esempio, "Cavallo in F3"). Dopo ogni mossa, ciascun
giocatore la esegue sulla sua scacchiera, sia la propria che quella
dell'avversario,
in modo che entrambe le scacchiere riflettano la stessa posizione in ogni
momento. Questa ¨¨ una modalit¨¤ regolamentata dalla FIDE (Federazione
Scacchistica
internazionale), da non confondere con gli scacchi "alla cieca". Gli scacchi
"alla cieca" sono una variante (non standard) del gioco degli scacchi in cui
si gioca senza scacchiera, ovvero senza poterla ne vedere ne toccare.

IL CIECHO NON PUO' IMPARARE A VEDERE: CHI VEDE POTREBBE IMPARARE A TOCARE?

Per una persona cieca, il tatto ¨¨ un mezzo fondamentale per interagire con
il mondo. Imparare a utilizzarlo in modo sempre pi¨´ efficace richiede il
coinvolgimento
di diversi processi cognitivi e dinamici, che si perfezionano nel tempo.
Questo non per poter giocare a scacchi, ma perch¨¦ gli ¨¨ indispensabile per
la
vita quotidiana: per orientarsi nello spazio, riconoscere gli oggetti,
leggere, scrivere e molto altro ancora. Affinch¨¦ chi vede possa sviluppare
³Ü²Ô'²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤
comparabile, non basterebbe di certo indossare una benda durante le partite
di un torneo; dovrebbe vivere ogni giorno della sua vita, per anni, con
questa
privazione sensoriale.

CHI VEDE, DA BENDATO, GIOCHEREBBE CONTRO UN CIECHO AD ARMI PARI?

Privare della vista chi normalmente vede, anche se solo parzialmente, non lo
pone nelle stesse condizioni di un cieco; rappresenterebbe un'enorme
penalizzazione
per lui. Egli non pu¨° raccogliere informazioni sulla collocazione dei pezzi
e le relazioni spaziali tra essi attraverso il tatto, semplicemente perch¨¦
non ha mai avuto la necessit¨¤ di sviluppare tale capacit¨¤. Per ci¨°, da
bendato sarebbe costretto a giocare "alla cieca", ovvero affrontare una
sfida cognitiva
di gran lunga superiore a quelle affrontate dai giocatori ciechi che possono
utilizzare il tatto. Inoltre, gli risulterebbe estremamente difficile
eseguire
correttamente le proprie e altrui mosse sulla scacchiera, o consultare
l'orologio. Dovrebbe anche imparare a gestire un registratore vocale per
annotare
le mosse, senza l'ausilio della vista e senza l'esperienza che i non vedenti
hanno maturato nel tempo per poterlo fare.

COSA DICONO A PROPOSITO I REGOLAMENTI FIDE?

La prefazione delle regole degli scacchi recita: "Le Regole degli scacchi
non possono coprire tutte le possibili situazioni che possono sorgere
durante
una partita, n¨¦ possono regolare tutte le questioni amministrative. Laddove
i casi non siano esattamente regolati da un Articolo delle Regole, dovrebbe
essere possibile raggiungere una corretta decisione studiando analoghe
situazioni che sono affrontate nelle Regole". Le "Linee guida sul
trattamento dei
giocatori di scacchi disabili" prevedono la possibilit¨¤ per i giocatori
ipovedenti, di poter utilizzare apposite lampade, per illuminare
ulteriormente
la propria scacchiera e, ovviamente, facendo il modo che ci¨° non disturbi
l'avversario. Immaginiamo che sia indetto un torneo il cui regolamento,
vieta
a priori ai giocatori ipovedenti di utilizzare la lampada per illuminare la
propria scacchiera. °ä¾±¨° contrasterebbe con le succitate linee guida della
FIDE
e il torneo non andrebbe omologato. A maggior ragione, un torneo che impone
di bendare i giocatori ipovedenti dovrebbe essere considerato inaccettabile.

CONCLUSIONI

Gli scacchi sono un gioco di strategia, riflessione e intelligenza, che
storicamente ha unito persone di diverse culture, et¨¤, genere e abilit¨¤. Non
¨¨
uno sport adattato esclusivamente per i ciechi, ma un'attivit¨¤ accessibile
anche a chi non pu¨° vedere. Come scacchista non vedente, sono orgoglioso di
praticare questa disciplina che, ci permette di competere in tutti i tornei
come qualsiasi altro giocatore, seguendo le stesse regole, concorrendo per
gli stessi titoli e partecipando allo stesso circuito di rating mondiale. A
mio avviso, piuttosto che promuovere una vera integrazione, far giocare
bendato
contro i ciechi chi vede, rischia di trasformare l'intrinseco potere
inclusivo degli scacchi in ghettizzazione. L'inclusione non si ottiene
bendando chi
vede, ma aiutando gli scacchisti non vedenti a superare gli ostacoli che
possono incontrare nella pratica di questa disciplina. Una idea interessante
potrebbe
essere quella di organizzare manifestazioni dimostrative dove invitare
persone non cieche a indossare una benda ed esplorare la scacchiera tattile.
°ä¾±¨°
non per insegnare a giocare senza vedere, ma per far comprendere il grande
sforzo e l'impegno che noi scacchisti ciechi abbiamo dovuto mettere in campo
per poter praticare questa affascinante disciplina. Tale esperienza,
potrebbe aiutare a promuovere un vero rispetto reciproco, riconoscendo il
valore delle
diverse abilit¨¤ senza la necessit¨¤ di imporre barriere artificiali nelle
competizioni vere e proprie.


SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE INCLUSIVI

 

SCACCHI E DISABILITA' VISIVA: NO ALLA BENDA, GLI SCACCHI DEVONO RIMANERE
INCLUSIVI
INTRODUZIONE

Mi chiamo Bersan Vrioni, sono uno scacchista non vedente, cinque volte
Campione Italiano Assoluto di Scacchi per Ciechi e Ipovedenti, Presidente
dell'ASCID
(Associazione Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani), nonch¨¦
Rappresentante per l'Italia all'IBCA (International Braille Chess
Association), suprema
autorit¨¤ mondiale degli scacchi per ciechi e ipovedenti. Scrivo per
esprimere la mia opinione in merito ad un dibattito che, sia nel passato che
di recente,
ha animato la comunit¨¤ degli scacchisti ciechi e ipovedenti. Vorrei portare
questo tema all'attenzione anche degli scacchisti senza disabilit¨¤ visiva,
dei disabili visivi che non sono scacchisti e, di chiunque sia interessato
all'argomento, con l'auspicio di farli riflettere in merito e magari sentire
la loro opinione. Si discute sul'opportunit¨¤ di organizzare tornei aperti a
giocatori con diversa capacit¨¤ visiva, in cui tutti siano tenuti a giocare
bendati. I sostenitori di tale modalit¨¤ ritengono che cos¨¬ la competizione
sarebbe equa, si giocherebbe ad armi pari; i ciechi non possono imparare a
vedere,
chi vede pu¨° imparare a toccare. Infatti, dal 22 al 24 marzo 2024, presso
l'Accademia Scacchi Milano, si ¨¨ tenuto un torneo di scacchi aperto a ciechi
e ipovedenti, dove per regolamento, tutti i partecipanti erano tenuti a
giocare bendati. Non ha partecipato nessun ipovedente, la gara si ¨¨ svolta
tra
soli ciechi.

COME GIOCANO I CIECHI A SCACCHI?

I ciechi giocano a scacchi utilizzando scacchiere e pezzi appositamente
progettati per consentire un'agevole esplorazione tattile della posizione.
Le scacchiere
hanno dimensioni comprese tra 20 e 30 centimetri per lato, con le case nere
leggermente rialzate di qualche millimetro per essere distinguibili dalle
bianche.
Ne esistono due tipi: quelle con le case forate e i pezzi dotati di un piolo
alla base per essere ancorati alla scacchiera, e quelle magnetiche, dove sia
le case che i pezzi sono provvisti di magneti che garantiscono uno stabile
ancoraggio. I pezzi neri sono contrassegnati da una piccola capocchia
piantata
sulla sommit¨¤ che li rende distinguibili dai bianchi. Se a giocare vi ¨¨
almeno un cieco, ciascun giocatore utilizza la propria scacchiera. Questo
permette
al non vedente di esplorare la posizione dei pezzi senza disturbare
l'avversario. Le mosse vengono annunciate verbalmente, specificando il pezzo
e la casa
di destinazione (ad esempio, "Cavallo in F3"). Dopo ogni mossa, ciascun
giocatore la esegue sulla sua scacchiera, sia la propria che quella
dell'avversario,
in modo che entrambe le scacchiere riflettano la stessa posizione in ogni
momento. Questa ¨¨ una modalit¨¤ regolamentata dalla FIDE (Federazione
Scacchistica
internazionale), da non confondere con gli scacchi "alla cieca". Gli scacchi
"alla cieca" sono una variante (non standard) del gioco degli scacchi in cui
si gioca senza scacchiera, ovvero senza poterla ne vedere ne toccare.

IL CIECHO NON PUO' IMPARARE A VEDERE: CHI VEDE POTREBBE IMPARARE A TOCARE?

Per una persona cieca, il tatto ¨¨ un mezzo fondamentale per interagire con
il mondo. Imparare a utilizzarlo in modo sempre pi¨´ efficace richiede il
coinvolgimento
di diversi processi cognitivi e dinamici, che si perfezionano nel tempo.
Questo non per poter giocare a scacchi, ma perch¨¦ gli ¨¨ indispensabile per
la
vita quotidiana: per orientarsi nello spazio, riconoscere gli oggetti,
leggere, scrivere e molto altro ancora. Affinch¨¦ chi vede possa sviluppare
³Ü²Ô'²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤
comparabile, non basterebbe di certo indossare una benda durante le partite
di un torneo; dovrebbe vivere ogni giorno della sua vita, per anni, con
questa
privazione sensoriale.

CHI VEDE, DA BENDATO, GIOCHEREBBE CONTRO UN CIECHO AD ARMI PARI?

Privare della vista chi normalmente vede, anche se solo parzialmente, non lo
pone nelle stesse condizioni di un cieco; rappresenterebbe un'enorme
penalizzazione
per lui. Egli non pu¨° raccogliere informazioni sulla collocazione dei pezzi
e le relazioni spaziali tra essi attraverso il tatto, semplicemente perch¨¦
non ha mai avuto la necessit¨¤ di sviluppare tale capacit¨¤. Per ci¨°, da
bendato sarebbe costretto a giocare "alla cieca", ovvero affrontare una
sfida cognitiva
di gran lunga superiore a quelle affrontate dai giocatori ciechi che possono
utilizzare il tatto. Inoltre, gli risulterebbe estremamente difficile
eseguire
correttamente le proprie e altrui mosse sulla scacchiera, o consultare
l'orologio. Dovrebbe anche imparare a gestire un registratore vocale per
annotare
le mosse, senza l'ausilio della vista e senza l'esperienza che i non vedenti
hanno maturato nel tempo per poterlo fare.

COSA DICONO A PROPOSITO I REGOLAMENTI FIDE?

La prefazione delle regole degli scacchi recita: "Le Regole degli scacchi
non possono coprire tutte le possibili situazioni che possono sorgere
durante
una partita, n¨¦ possono regolare tutte le questioni amministrative. Laddove
i casi non siano esattamente regolati da un Articolo delle Regole, dovrebbe
essere possibile raggiungere una corretta decisione studiando analoghe
situazioni che sono affrontate nelle Regole". Le "Linee guida sul
trattamento dei
giocatori di scacchi disabili" prevedono la possibilit¨¤ per i giocatori
ipovedenti, di poter utilizzare apposite lampade, per illuminare
ulteriormente
la propria scacchiera e, ovviamente, facendo il modo che ci¨° non disturbi
l'avversario. Immaginiamo che sia indetto un torneo il cui regolamento,
vieta
a priori ai giocatori ipovedenti di utilizzare la lampada per illuminare la
propria scacchiera. °ä¾±¨° contrasterebbe con le succitate linee guida della
FIDE
e il torneo non andrebbe omologato. A maggior ragione, un torneo che impone
di bendare i giocatori ipovedenti dovrebbe essere considerato inaccettabile.

CONCLUSIONI

Gli scacchi sono un gioco di strategia, riflessione e intelligenza, che
storicamente ha unito persone di diverse culture, et¨¤, genere e abilit¨¤. Non
¨¨
uno sport adattato esclusivamente per i ciechi, ma un'attivit¨¤ accessibile
anche a chi non pu¨° vedere. Come scacchista non vedente, sono orgoglioso di
praticare questa disciplina che, ci permette di competere in tutti i tornei
come qualsiasi altro giocatore, seguendo le stesse regole, concorrendo per
gli stessi titoli e partecipando allo stesso circuito di rating mondiale. A
mio avviso, piuttosto che promuovere una vera integrazione, far giocare
bendato
contro i ciechi chi vede, rischia di trasformare l'intrinseco potere
inclusivo degli scacchi in ghettizzazione. L'inclusione non si ottiene
bendando chi
vede, ma aiutando gli scacchisti non vedenti a superare gli ostacoli che
possono incontrare nella pratica di questa disciplina. Una idea interessante
potrebbe
essere quella di organizzare manifestazioni dimostrative dove invitare
persone non cieche a indossare una benda ed esplorare la scacchiera tattile.
°ä¾±¨°
non per insegnare a giocare senza vedere, ma per far comprendere il grande
sforzo e l'impegno che noi scacchisti ciechi abbiamo dovuto mettere in campo
per poter praticare questa affascinante disciplina. Tale esperienza,
potrebbe aiutare a promuovere un vero rispetto reciproco, riconoscendo il
valore delle
diverse abilit¨¤ senza la necessit¨¤ di imporre barriere artificiali nelle
competizioni vere e proprie.


Re: Esercizio, matto in 6.

 

Grazie Vincenzo.

Il giorno 21 ago 2024, alle ore 15:13, mymemory via groups.io <mymemory@...> ha scritto:

?Ciao Cosetta e tutti,
se 2... Kxg7 il Bianco darebbe matto in due mosse su qualunque risposta del Nero grazie al controllo della casa g6.
Riesci a trovarlo?
Vincenzo





Re: Esercizio, matto in 6.

 

Ciao Cosetta e tutti,
se 2... Kxg7 il Bianco darebbe matto in due mosse su qualunque risposta del Nero grazie al controllo della casa g6.
Riesci a trovarlo?
Vincenzo


Re: Esercizio, matto in 6.

 

Ciao ragazzi, non so se qualcuno mi pu¨° aiutare, ho fatto questo esercizio di matto in sei ma forse mi ¨¨ sfuggito qualcosa, non riesco a capire perch¨¦ il re nero non pu¨° mangiare la torre bianca in G7 e va invece in F8.
Qualcuno me lo pu¨° spiegare?
Grazie mille.

Il giorno 9 ago 2024, alle ore 10:03, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:

?Questo io l'ho trovato abbastanza difficile.

Attenzione, sotto c'¨¨ la soluzione.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "r2q2k1/pp4p1/n3pn1p/2p1N3/1P6/P1B1P3/2Q2P1P/4K1R1 w - - 0 1"]
[SetUp "1"]

1. Rxg7+ Kf8 2. Qg6 Qd1+ 3. Kxd1 Rd8+ 4. Ke1 Rd1+ 5. Kxd1 c4 6. Qf7# *


--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC






[TournoiSkype] Tournoi Skype 32 : inscription

 

¿ªÔÆÌåÓý


--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
? ? Captain Battaglia.

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Olivier Deville <odeville@...>
Data: 15 agosto 2024 alle ore 09:53:28 CEST
A: tournoiskype@...
Oggetto: [TournoiSkype] Tournoi Skype 32 : inscription

?Tournoi Skype 32 : inscription

R¨¦pondez ¨¤ ce message pour vous inscrire. Le tournoi commence le 16
septembre 2024, et se termine le 26 mai 2025. C'est un syst¨¨me suisse en 9
rondes.

Les inscriptions seront closes le 12 septembre.

Skype tournament 32: registration

Reply to this message to subscribe. The tournament begins on September 16,
2024, and ends on May 26, 2025. It will be a 9 rounds swiss.

Registration will close on September 12.

Torneo Skype 32: registracion

Responde a este mensaje para suscribirte. El torneo comienza el 16 de
septiembre 2024 y termina el 26 de mayo 2025. Sistema suizo, 9 rondas.

Las inscripciones se cerrar¨¢n el 12 de septiembre.


Olivier Deville, odeville@...
Association ?chiqu¨¦enne pour les Aveugles : https://www.aepa64.org/
International Braille Chess Association : https://www.ibca-info.org/
?checs sur Skype : http://www.open-aurec.com/Skype/

--
You received this message because you are subscribed to the Google Groups "TournoiSkype" group.
To unsubscribe from this group and stop receiving emails from it, send an email to tournoiskype+unsubscribe@....
To view this discussion on the web visit https://groups.google.com/d/msgid/tournoiskype/007201daeee8%2431aa2af0%241d01a8c0%40DELL160516.


Re: Esercizio: matto in 5.

 

Ciao Gabry, volevo chiederti la cortesia, quando hai tempo se puoi mandare le soluzioni dei due esercizi: matto in quattro e matto in cinque. Ti ringrazio molto.

Il giorno 8 ago 2024, alle ore 18:34, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:

?Un pochino pi¨´ difficile ma sembre ambito principianti.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "5rk1/p1p3pp/1pPpp3/1P1b4/P2P4/5q2/1B3N2/R3QK2 b - - 0 1"]
[SetUp "1"]

--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC






Re: Scacchista avvelena la sua avversaria

 

¿ªÔÆÌåÓý

?Ho letto l¡¯articolo, sono davvero sconcertata!!! ? incredibile come certe persone riescano, nello sport, a tirar fuori il peggio di loro,
? giusto competere, ma una competizione sana improntata sulle proprie capacit¨¤ che non vada a ledere il rispetto nei confronti dell¡¯avversario.

Qui io vedo solo cattiveria gratuita bella e buona.

Complimenti alla campionessa!!! Il giorno 11 ago 2024, alle ore 08:57, Gabriele Battaglia via groups.io <iz4apu@...> ha scritto:

?
--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
? ? Captain Battaglia.

Inizio messaggio inoltrato:

Da: mymemory@...
Data: 10 agosto 2024 alle ore 15:30:02 CEST
A: Gabriele Battaglia <iz4apu@...>
Oggetto: Re: Scacchista avvelena la sua avversaria

?Ciao Gabriele,
dopo la firma troverai il testo dell'articolo che ho copia/incollato dal sito.
C'¨¨ anche il video in cui si vede la scacchista che arriva nella sala da gioco dove sono presenti alcune persone, lascia la sua busta per terra sotto un tavolo, poi va su quello davanti dove doveva giocare la sua vittima e sparge del mercurio sui pezzi bianchi.
Dopo va via facendo finta di niente.
I tuoi punteggi Elo sono: standard 1535, rapid 1650, blitz not rated.
A presto.
Vincenzo

Partita di scacchi mortale, la concorrente avvelena con il mercurio la postazione dell¡¯avversaria: il video che la inchioda.
Scene incredibili in Daghestan, Russia. Durante un torneo di scacchi, la giocatrice professionista Amina Abakarova, 40 anni, avrebbe tentato di avvelenare la sua avversaria, Umayganat Osmanova, 30 anni. La telecamera di sicurezza mostra la donna mentre versa della polvere su una scacchiera di Umayganat. Che, dopo la partita, inizia a lamentare nausea e vertigini - probabilmente causati dall'inalazione della polvere che, secondo i media, era mercurio proveniente da un termometro. L¡¯autrice del reato avrebbe gi¨¤ ammesso le sue colpe; ora rischia fino a 3 anni di carcere. Voleva ?mettere fuori gioco? la sua avversaria, ammettendo un¡¯?ostilit¨¤ personale? nei suoi confronti dopo che, una settimana prima, Osmanova aveva vinto il Campionato del Daghestan superandola per spareggio. Secondo un rapporto della polizia citato dai media russi, il piano non era di fare del male a Osmanova, ma di spaventarla. Osmanova, aggiunge ancora la stampa locale, non avrebbe riportato danni permanenti: ha anche vinto il torneo di scacchi.


Scacchista avvelena la sua avversaria

 

¿ªÔÆÌåÓý


--
Sent from starship Gabryphone 12ProMax
? ? Captain Battaglia.

Inizio messaggio inoltrato:

Da: mymemory@...
Data: 10 agosto 2024 alle ore 15:30:02 CEST
A: Gabriele Battaglia <iz4apu@...>
Oggetto: Re: Scacchista avvelena la sua avversaria

?Ciao Gabriele,
dopo la firma troverai il testo dell'articolo che ho copia/incollato dal sito.
C'¨¨ anche il video in cui si vede la scacchista che arriva nella sala da gioco dove sono presenti alcune persone, lascia la sua busta per terra sotto un tavolo, poi va su quello davanti dove doveva giocare la sua vittima e sparge del mercurio sui pezzi bianchi.
Dopo va via facendo finta di niente.
I tuoi punteggi Elo sono: standard 1535, rapid 1650, blitz not rated.
A presto.
Vincenzo

Partita di scacchi mortale, la concorrente avvelena con il mercurio la postazione dell¡¯avversaria: il video che la inchioda.
Scene incredibili in Daghestan, Russia. Durante un torneo di scacchi, la giocatrice professionista Amina Abakarova, 40 anni, avrebbe tentato di avvelenare la sua avversaria, Umayganat Osmanova, 30 anni. La telecamera di sicurezza mostra la donna mentre versa della polvere su una scacchiera di Umayganat. Che, dopo la partita, inizia a lamentare nausea e vertigini - probabilmente causati dall'inalazione della polvere che, secondo i media, era mercurio proveniente da un termometro. L¡¯autrice del reato avrebbe gi¨¤ ammesso le sue colpe; ora rischia fino a 3 anni di carcere. Voleva ?mettere fuori gioco? la sua avversaria, ammettendo un¡¯?ostilit¨¤ personale? nei suoi confronti dopo che, una settimana prima, Osmanova aveva vinto il Campionato del Daghestan superandola per spareggio. Secondo un rapporto della polizia citato dai media russi, il piano non era di fare del male a Osmanova, ma di spaventarla. Osmanova, aggiunge ancora la stampa locale, non avrebbe riportato danni permanenti: ha anche vinto il torneo di scacchi.


Esercizio, matto in 6.

 

Questo io l'ho trovato abbastanza difficile.

Attenzione, sotto c'¨¨ la soluzione.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "r2q2k1/pp4p1/n3pn1p/2p1N3/1P6/P1B1P3/2Q2P1P/4K1R1 w - - 0 1"]
[SetUp "1"]

1. Rxg7+ Kf8 2. Qg6 Qd1+ 3. Kxd1 Rd8+ 4. Ke1 Rd1+ 5. Kxd1 c4 6. Qf7# *


--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC


Esercizio, Matto di Donna e Alfiere.

 

Buond¨¬, questo ¨¨ un matto un po pi¨´ difficile degli altri.

Sotto posto anche la soluzione che invito naturalmente ad usare solo dopo averci pensato almeno 15 minuti.

Gabry.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "7k/1p4pp/pN1P4/2P2b2/P7/7P/1Q4K1/4q3 b - - 0 1"]
[SetUp "1"]

1... Be4+ 2. Kh2 Qh1+ 3. Kg3 Qf3+ 4. Kh2 Qf4+ 5. Kg1 Qg3+ 6. Kf1 Bd3+ 7. Qe2 Qf3+ 8. Kg1 Bxe2 9. Nc4 Qg3+ 10. Kh1 Bf3# 0-1

--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC


Link per scaricare l'audio della Skypecall di questa sera.

 

Per gli interessati che non hanno potuto partecipare.

www.dropbox.com

Dropbox <#>

? <>


--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC


Esercizio: matto in 5.

 

Un pochino pi¨´ difficile ma sembre ambito principianti.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "5rk1/p1p3pp/1pPpp3/1P1b4/P2P4/5q2/1B3N2/R3QK2 b - - 0 1"]
[SetUp "1"]

--
Gabriele Battaglia (IZ4APU)
--... ...-- -.. . .. --.. ....- .- .--. ..- - ..- . .
Sent from my Giant Desktop PC


Esercizio: matto in 4.

 

Un pochino pi¨´ complesso ma non troppo.

[Event "?"]
[Site "?"]
[Date "????.??.??"]
[Round "?"]
[White "?"]
[Black "?"]
[Result "*"]
[FEN "2kr2r1/B1n2p1b/1Q2p3/1P6/2P5/3q4/5PPP/3RR1K1 b - - 0 1"]
[SetUp "1"]