Carissime spettatrici, Carissimi spettatori, buongiorno!
Oh chi si rivede.
E' riapparso quella specie di cronista sgangherato, con la tipica sua linguaccia, perciò può essere che ha qualcosa da raccontare, o più probabilmente, spifferare!
udiamo udiamo.
Eccomi qua bella gente, tutto per voi, a riportarvi qualcosa in più di quanto già vi hanno comunicato, i, o meglio, là, impeccabile cronista ufficiale del mitico evento scacchistico di grande fama nazional-stivale.
Grazie gentile Erica.
scusate se subito dopo il mio buongiorno, ci sono state delle prime strane interferenze di basso livello: sono i soliti miseri criticconi: tanto crostacei, e poca polpa .
Dunque, a conti fatti, siamo arrivati al 51° campionato italiano di scacchi per non vedenti e ipovedenti; quindi, l'ASCID ha superato il mezzo secolo, e punta dritto al centenario. Perciò, largo ai giovani, e avanti a tutta!
Ma cos'è capitato al giro di boa, in quel di Rosolina mare?
Su, dai, sputa l'osso.
Eccoli là, come al solito, subito curiosi fuor di misura.
Ma quale osso? vi siete già dimenticati che si era al mare, pertanto, potevano arrivare solo piatti pieni di lische.
Mettiamo un po' di ordine per favore: di solito si parte dall'antipasto, o meglio ancora, dall'aperitivo, giusto? Che tradotto, vuol dire, quante adesioni?
Malgrado il notevole incentivo alla partecipazione, faccio presente agli assenti, o ai rimasti comodamente a casa, che quest'anno, oltre al mare, si è potuto godere di un giorno a gratis. Tanta roba di questi tempi; tutto grazie al nostro fiduciosissimo presidente, che ha sempre creduto? in un'ambizioso progetto, concretizzatosi per merito del superlativo Lions club locale.
Inizialmente, le adesioni superavano la ventina di giocatori, ma per vari motivi, purtroppo anche spiacevoli, alla fine ci si è ritrovati in 17: per alcuni, un numero? scaramanticamente pure favorevole.
E giusto appunto, approfitto per ricordare che durante tale campionato, con dispiacere è scomparsa la mamma di chiara, che è la compagna del nostro socio Rino: un doveroso e sentito pensiero.
Tornando invece ai partecipanti, già in quel di sabato 6 luglio, grazie al pregevole servizio delle navette verdi, sono sopraggiunti quasi tutti, con bagagli alquanto ingombranti e pesanti; tant'è che al rigoroso controllo del check in, un nostro rappresentante ha dovuto giustificare il sospettoso contenuto, esibendo tutte le prescrizioni medico nutrizionali, pena il sequestro totale di tutti quei pani e pesci liofilizzati. Ma che strane diete girano oggi.
Calma calma cronista, veda di procedere col giusto ordine.
Sì, è vero, forse avete ragione.
Và sottolineato, che per la prima volta, il campionato italiano non vedenti a tempo lungo, si è svolto in terra veneta.
Finalmente giochiamo in casa, ostregheta!
Forse qualcuno stenterà a crederci, ma le ostilità semiscacchistiche sono iniziate già al momento dell'assegnazione delle camere.
Come come?
A, sì sì, un vero assalto alla diligenza.
O meglio, siccome le camere non erano tutte dotate degli stessi confort, allora ne è sorta una specie di mercato con libero scambio; del tipo:
" se tu mi dai una camera col bidé, io ti dò quella col poggiòlo. Oppure, se la tua ha il televisore, io ti dò quella col clima; sì, ma la tua non ha nemmeno il frigo; d'accordo, però la mia è più grande, però manca una presa e tu ne hai tre; e via così.
Insomma, alla fine, grazie alla gentile collaborazione del titolare signor Carlo, si è arrivati alla quadra, e tutti vissero felici e contenti, o quasi.
Proseguendo con le note extra scacchi, sabato sera i nostalgici degli anni sessanta, sono stati subito attratti da Bobby; nò, non è un cagnolino, si tratta del mitico Roberto Satti, in arte Bobby Solo.
Ebbene, a 79 anni suonati, continua a cantare ancora decentemente, perciò tanto di cappello.
Ovviamente, il vostro cronista, per apprezzare meglio il suo concerto all'aperto, ha provato ad addentrarsi tra il pubblico, nel settore senza sedie, con il risultato di sentirsi dire da una signora più alta di lui, cioè di mé:
"per favore, si sposti perché non vedo"
Ovviamente la mia risposta è stata altrettanto simile, ma la contrariata signora non ha minimamente compreso il mio reale stato non visivo. Forse dovevo portarmi appresso il tipico bastone, e picchiare dove? non picchia il sole, ma ... un giorno forse lo capirà.
Ad ogni modo, a forza di sgomitare gradualmente, sono arrivato in un punto dove si poteva seguire visivamente e sonoramente al meglio quel concerto che è terminato con: "una lacrima sul viso".
Ed è stato forse questo il risultato del mio campionato.
Non ho versato lacrime, ma potevo sorridere di più, poiché non ho giocato male.
Però dai, procediamo per gradi, non tanto con i risultati, poiché li avete avuti quasi in tempo reale, ma con altri frivoli aspetti di questo storico evento.
Ebbene, dopo la domenica di esordio sportivo, per via del doppio turno, diciamo che noi giocatori, in particolare quelli sconfitti, sia pur coinvolti nella più bella? partita, ci siamo consolati assaporando i gustosi piatti dell'hotel Olympia, sperando in risultati migliori.
Chiaramente ogniuno aveva i suoi metodi di preparazione, ed anche il cronista ha provato ad aggiornare il suo repertorio strategico, affidandosi ai metodi naturali.
Cosa cosa?
Ci sono anche dei metodi naturali a scacchi?
Bah, forse sì, forse nò; diciamo che nel passeggiare lungo la spiaggia, mi sono imbattuto nel granchio blu, e ho voluto comprendere come lui fà a catturare la preda.
Dopodiché ho provato a riflettere come si può imitare tale metodo sulla scacchiera, ma forse l'arbitro se ne sarebbe accorto della presenza di strani tentacoli, e così sono ritornato con i piedi a terra, per la precisione sulla rovente sabbia, cercando l'ombra più vicina, consapevole di dover perseverare nei metodi tradizionali.
Piuttosto, già che si parla di tentativi di cheating naturali, la ex campionessa italiana, possiamo dirlo vero che è ex? visto che il campionato ha già dato il verdetto.
Lei, durante tutte le partite, era assistita da Lucas; questo quadrupede molto educato e rispettoso, era sempre lì, però stranamente, capitava che ad un certo punto critico della partita, dava degli strani segnali di sete, e l'assistita doveva assistere l'assistente, procurandogli una bella ciotola d'acqua, e quel rindondante sglap sglap sglap, fatalità corrispondeva con l'imminente arrivo di vittoria della sua assistita.
Sì, però perché alla fine ha perso il titolo?
A bé, questo non ve lo sò spiegare, poiché non sono riuscito ad intervistare Lucas; non si è manco degnato di lasciarmi un'autografo, perciò potete immaginare il suo umore, che è poi quello della sua padrona.
Ma procediamo prima che si faccia buio.
Anche questa volta il fatto degno di menzione è capitato al vostro malcapitato cronista.
Al quinto turno devo sfidare il giovanissimo e promettente Jia zhu ang, un giocatore di evidente origine cinese, ma canno completamente l'apertura e vado sotto di un pedone.
Diciamo che non mi sono demoralizzato, e ho proseguìto sperando in un suo ugual errore; ad un certo punto della partita pareva esserci l'occasione buona per recuperare il pedoncino: penso e ripenso per quasi 10 minuti, ed ero convinto di aver trovato il tatticismo giusto; e così io che avevo i pezzi bianchi, annuncio pedone da e2 và in e4, ma ...
la replica del mio giovane avversario è stata:
"pedone d4 prende e3.
Come?
Subito gli ho detto che era mossa irregolare, ma appena mi ha precisato che è cattura an passant, mi sono reso conto di aver dimenticato che a scacchi esiste anche questa regola.
Ah povero Mauri, ma dove sei con la capoccia?
Roba da matti!
Comunque, in questo campionato, vanno sicuramente sottolineate le buone prestazioni di Monica, Luca, e chiaramente questo Jia. Bravi ragazzi.
Proseguendo verso il momento cruciale del campionato, diciamo che il giovedì 11 luglio è stato apostrofato come il giorno delle tre doccie, poiché si sudava come fontane.
Sicuramente è stato il più afoso da quando siamo arrivati a Rosolina, ma anche perché gli eventi erano multipli.
Un paio di nostre aderenti al gruppo, ha iniziato la giornata ascoltando il concerto già all'alba ore 06 sul lungo mare.
Poi, sempre in mattinata, c'è stata la visita al giardino botanico sul Delta del Pò, dove l'ottima guida Sergio, ci ha illustrato la flora e fauna, precisando aspetti a noi sconosciuti, in particolare suscitando molto interesse quando l'argomento si riferiva all'accoppiamento di certi animali.
Ci ha fatto toccare il buco del picchio, il pino domestico, eccetera; credetemi, tutto senza alcuna malizia.
E il rientro?
Se prima c'era voluto un pulmino con doppio viaggio per trasbordare gli affascinati visitatori al parco, per il ritorno, è bastato similare gli accoppiamenti, e nel pulmino era pure avanzato del posto, con una sola corsa: ecco spiegata la seconda doccia.
Chiaramente la partita del pomeriggio ha fatto il resto, in quanto a sudata, e via con la terza rinfrescata sotto lo spruzzo.
Ma vediamo di arrivare alla chicca finale di venerdì 12 luglio.
Per motivi di privacy non posso menzionare il soggetto, però il fatto è capitato davvero, poiché c'erano prove certe e testimoni oculari.
Sono passate le ore 12, e un gruppetto rientra dalla spiaggia bello cotto e rosolato, e non vede l'ora di tuffarsi sotto la doccia, ebbene, per una serie di coincidenze, il taxi, cioè lascensore si ferma al primo piano, e uno dei tre viaggiatori scende convinto di essere al secondo, dove c'è la sua camera.
Trova la porta aperta, entra, si fà la doccia, si stende sul letto tutto spoglio, ma qualcosa non gli torna, in quanto c'erano dei particolari non combacianti.
Dopodiché dal corridoio sente che lo chiamano a ripetizione, come fosse dato per disperso, e udite udite, in pratica, lo sventurato si era appropriato della camera di qualcun'altro esattamente corrispondente, ma? al piano inferiore.
Il resto è? immaginabile.
Cos'altro posso relazionarvi riguardo questa ennesima esperienza scacchistico-vacanziera?
Diciamo che come ha detto il buon Davide, c'è stato un buon affiatamento di gruppo, e abbiamo saputo adeguarci alla realtà dell'hotel, che non sempre ha potuto e/o voluto offrire alcuni servizi.
L'importante essere riusciti a trascorrere una buona settimana di svago.
Molto gradito il ritorno di Claudio, il quale ha messo a disposizione tutta la sua conoscenza scacchistica: peccato per le poche adesioni, ma erano proporzionate agli iscritti, o forse c'era una certa svogliatezza, e più aria di vacanza.
Pure l'arbitro Giovanni si è comportato bene, dimostrando di avere polso, quanto meno sul far rispettare l'orario di inizio.
Ore 15 orologio in moto!
Bene, il campionato è terminato,? ora tocca a mé lasciare Rosolina, perciò mi accingo a salire in auto, visto che ho il privilegio di essere accompagnato fino a casa.
La macchina si trova nel parcheggio dell'hotel, sotto i pini domestici: dopo le spiegazioni della guida, ora non si può più sbagliare nel distinguere quelli marittimi da questi.
Ma, ma, ma cosa succede?
L'auto è tutta a puà!
E' come se fosse al tour de France, quando il miglior scalatore indossa la maglia con i cerchi colorati; solo che questi sono tutti di colore scuro e maleodorante.
Lascio a voi immaginare cos'è piovuto dal cielo, o meglio da quei pini tanto utili a fare ombra, e ai volatili; ma che schi ...
Ahimé, non conoscevo la variante degli uccelli.
Tornando un'attimino più serio,faccio ancora tanti complimenti ai vincitori Marco e Monica.
Buone cose a tutti.
Un saluto da Mauri.
